L’assemblea degli Ordinari cattolici della Terra Santa, l’organismo che raccoglie tutti i capi delle numerose Chiese cattoliche di diverso rito presenti in quei luoghi, con una lettera diffusa in questi giorni e firmata dal suo presidente, il neo cardinale Pierbattista Pizzaballa, patriarca di Gerusalemme dei Latini, nell’esprimere “il dolore e lo sgomento per quanto sta accadendo”, ha indetto per il prossimo martedì 17 ottobre 2023 un giorno di digiuno, di astinenza e di preghiera.
“Siamo stati catapultati in un mare di violenza inaudita – si legge nel documento degli Ordinari cattolici di Israele e Palestina –. L’odio, che purtroppo già sperimentiamo da troppo tempo, aumenterà ancora di più, e la spirale di violenza che ne consegue creerà altra distruzione. Tutto sembra parlare di morte”.
“Per questo – prosegue la lettera – sentiamo il bisogno di pregare, di rivolgere il nostro cuore a Dio Padre. Solo così potremo attingere la forza e la serenità di vivere questo tempo, rivolgendoci a Lui, nella preghiera di intercessione, di implorazione, e anche di grido”.
I vescovi della Terra Santa invitano ad accompagnare il digiuno e l’astinenza con “momenti di preghiera con adorazione eucaristica e con il Rosario alla Vergine Santissima” da vivere nelle parrocchie, nelle comunità religiose e nelle famiglie.
A questa corale invocazione di pace, di giustizia e di riconciliazione si associa tutta la Chiesa italiana, che ha indetto nella stessa data una giornata nazionale di digiuno, preghiera e astinenza per la pace e la riconciliazione, e ha suggerito una particolare intenzione di preghiera da adottare nelle celebrazioni eucaristiche di domenica 15 e martedì 17 ottobre: “Padre misericordioso e forte: ‘Tu non sei un Dio di disordine, ma di pace’. Spegni nella Terra Santa l’odio, la violenza e la guerra, perché rifioriscano l’amore, la concordia e la pace. Preghiamo”.
La giornata di preghiera, digiuno e astinenza sarà osservata pure nella diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro, che così intende anche rinsaldare il suo speciale legame di comunione con la Chiesa di Gerusalemme, sancito nel gemellaggio siglato il 25 settembre 2010 nella cornice istituzionale della Sala dei Grandi della Provincia di Arezzo.
“Di fronte alla drammaticità degli eventi e alla brutalità del terrorismo, degli attacchi e delle guerra – dichiara il vescovo Andrea Migliavacca nella sua comunicazione alla diocesi – la Chiesa di Arezzo-Cortona-Sansepolcro, legata da stretti vincoli di amicizia e di comunione alla Chiesa di Gerusalemme, si unisce ai cristiani di Terra Santa per implorare da Dio il dono della pace”.
Il Vescovo ha invitato tutti i sacerdoti e le relative comunità a pregare per la pace secondo l’intenzione suggerita dalla Conferenza episcopale italiana in tutte le celebrazioni euristiche di domenica 15 e martedì 17 ottobre.
Nella diocesi, la giornata di digiuno, preghiera e astinenza di martedì 17 ottobre vedrà il suo momento centrale nella Cattedrale di Arezzo, dove alle ore 19.15 il Vescovo guiderà la preghiera del Rosario davanti alla venerata immagine della Madonna del Conforto.
“Ancora una volta – ha dichiarato monsignor Migliavacca – di fronte al dramma della violenza, dell’odio, della guerra, invito tutti i sacerdoti, i diaconi, i religiosi e le religiose e tutti i fedeli della diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro a sostare in preghiera nella nostra Cattedrale per affidare all’intercessione della Madonna l’invocazione del dono della pace”.
Il momento di preghiera in Cattedrale sarà trasmesso in diretta in tutta la Toscana dall’emittente diocesana Telesandomenico (canale 85 del digitale terreste e in streaming su www.tsdtv.it).