Ultimo appuntamento, martedì 21 marzo, del ciclo di conferenze “Istruzione e scuole in Arezzo dal medioevo all’età contemporanea” organizzato dalla Società storica aretina, con il patrocinio del Comune. Alle ore 17,30, all’Auditorium Ducci di via Cesalpino, Claudio Santori parlerà sul tema “L’istruzione musicale fra privato e pubblico”.
Basterebbe Arezzo – recita una famosa frase attribuita al Carducci – a fare la gloria d’Italia. Anche se il Carducci, per i ben noti motivi legati al ruolo di subordinazione che ha avuto la cultura musicale in Italia, pensava all’arte, alla letteratura e alla scienza, non certo alla musica. E invece la musica è stata in Arezzo da sempre coltivata e studiata con pieno successo, non a caso prendendo le mosse dal più famoso teorico e riformatore di tutti i tempi: il monaco Guido.
Dai suoi insegnamenti muove un filo rosso che vede un’agguerrita scuola di musica culminata nel “secolo d’oro” con maestri come Paolo Aretino e Orazio Tigrini e sviluppata non solo in ambito ecclesiastico nei secoli successivi, ma anche nell’ambiente laico fino ad arrivare a quello che si può considerare il coronamento dell’intervento pubblico con la fondazione del Liceo Musicale annesso al Liceo Classico “Francesco Petrarca”.
Claudio Santori ha studiato musicologia con Remo Giazotto e Clemente Terni; armonia e contrappunto con Marcello Guerrini. Critico musicale de “La Nazione”, ha all’attivo una cinquantina di pubblicazioni fra monografie e saggi musicologici e storici. Ha pubblicato e fatto rappresentare atti unici teatrali, nonché una traduzione delle Trachinie di Sofocle, ed è autore di composizioni musicali. Nel 2008 è stato nominato “Chevalier dans l’Ordre des Palmes Academiques” della Repubblica francese ed ha ricevuto altri riconoscimenti e premi. Promotore del Liceo musicale, dove ha insegnato Estetica musicale, ha collaborato con la cattedra di Storia della Musica dell’Università di Siena. Già preside nei Licei e rifondatore e primo presidente della Filarmonica “Guido Monaco”, è presidente della Brigata Amici dei Monumenti e dell’Orchestra a Plettro “Città di Arezzo”, nonché vicepresidente dell’Accademia Petrarca e consigliere, oltre che socio fondatore, della Società storica aretina.
Curato da Giovanni Galli, il ciclo di incontri, è parte di un più ampio progetto che si propone di ricostruire istituzioni, iniziative e figure del secolare processo volto a favorire l’estensione delle conoscenze culturali da una ristretta cerchia di specialisti a strati sempre più larghi della popolazione, approdando nel corso dell’Ottocento all’organizzazione della Pubblica Istruzione come servizio istituzionalizzato, prima di élite e poi di massa.
Le conferenze della Società storica aretina sono ad ingresso libero e gratuito.