Menchetti sul San Donato: “Mascherine e tamponi non più obbligatori per legge ma ancora richiesti”

Il consigliere comunale Michele Menchetti critica le richieste di tamponi e mascherine al San Donato, definendole non supportate dalla normativa vigente

In un’intervista rilasciata a seguito di segnalazioni giunte in redazione, il Consigliere Comunale Michele Menchetti ha espresso perplessità riguardo alla presunta richiesta di tamponi e all’obbligo di indossare le mascherine ancora vigente presso l’ospedale San Donato di Arezzo.

“Rimango francamente sbalordito da questa notizia,” ha dichiarato Menchetti, sottolineando che la circolare ministeriale del primo luglio 2024 ha decretato la fine dell’obbligo di utilizzo dei dispositivi di protezione individuale, comprese le mascherine. Ha inoltre ricordato che le richieste di tamponi, definite “terapie invasive”, non sono più accettabili in assenza di una normativa che le imponga. E tiene a sottolineare che “per lui non lo erano neanche prima”.

Secondo le segnalazioni ricevute anche da Menchetti, i tamponi vengono richiesti in situazioni specifiche, come per pazienti ricoverati, interventi di angiografia o operazioni pediatriche. Il consigliere ha evidenziato che queste situazioni coinvolgono spesso persone in condizioni di fragilità, che potrebbero sentirsi forzate ad acconsentire: “Chi si trova in un momento di fragilità difficilmente può opporsi a queste richieste, ma ricordo che non sono più obbligatorie per legge.”

Menchetti ha inoltre fatto riferimento all’ospedale Meyer di Firenze, noto per la sua eccellenza, dove tutti gli obblighi relativi all’uso di mascherine e tamponi sono stati completamente aboliti.

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