“Dobbiamo purtroppo registrare una preoccupante trasversalità: quando si tratta di alberi Comune e Regione, con le rispettive maggioranze, marciano spediti con la motosega.
Di democratico c’è solo il fatto che l’abbattimento delle piante avviene indistintamente in qualunque parte della città.
L’amministrazione comunale detiene la medaglia d’oro per distacco: pini e lecci ai giardini Porcinai, piante di alloro al parco del Pionta, pini in via Spallanzani, in viale Giotto, in via IV Novembre, cipressi a San Firenze.
Solo dopo una petizione popolare sono state ‘salvate’ 11 piante davanti alla chiesa di Saione.
Numeri inquietanti che fanno il paio con gli alberi messi a dimora dal 2015 che tendono a zero o comunque fanno impallidire se guardiamo al rapporto. Alcuni esempi:
nel 2021 ci sono stati 307 abbattimenti a fronte di 11 piantumazioni, l’anno dopo 233 abbattimenti e 27 piantumazioni e quello ancora successivo 324 abbattimenti e 5 piantumazioni.
Una catastrofe ambientale a cui va inscritto il silenzio e l’inerzia con cui la giunta ha trattato la mia proposta di un percorso turistico degli alberi monumentali contenuta in un atto di indirizzo approvato dal Consiglio Comunale.
Pare che la Regione, ingelosita da questi record, abbia deciso di eguagliarli cominciando dagli alberi lungo il torrente Bicchieraia per proseguire in via Campanacci dove, per il momento, la protesta popolare ha fermato l’eliminazione dei ben 60 pioppi.
Le domande che pongo spesso al Comune le giro al nuovo ‘boscaiolo’: è stata richiesta una perizia sullo stato delle piante da abbattere? È questa l’unica soluzione possibile? Dov’è la compensazione arborea e con quali specie verrà garantita?”