“Un’unica interrogazione presentata dal sottoscritto e non mi è stato consentito di illustrarla in Consiglio Comunale. In segno di protesta ho abbandonato l’aula. Riguardava la mancata concessione della sala rosa di palazzo comunale per la proiezione di “Maidan, la strada verso la guerra”, un documentario sul conflitto russo-ucraino accompagnato dall’intervento di due giornalisti italiani, Vincenzo Lorusso e Andrea Lucidi, che negli anni hanno documentato direttamente dal Donbass quanto stava accadendo, specialmente alle popolazioni russofone.
Tale iniziativa s’inquadrava perfettamente nell’attività consiliare del sottoscritto, che il 18 luglio 2023 ha depositato la mozione “Stop invio armi in Ucraina” che deve ancora essere discussa. La presidenza del Consiglio Comunale ha ritenuto di procedere con la revoca della sala attraverso una mail del 3 gennaio adducendo come motivazione il fatto che Russia Today, produttrice del documentario, sarebbe soggetta a sanzioni da parte dell’Unione Europea.
Ciò che ritengo più assurdo è che la revoca all’utilizzo della sala comunale, precedentemente concessa, sia addirittura partita da lontano ossia dalla vicepresidente del Parlamento Europeo Pina Picierno e dal presidente del Consiglio Regionale Antonio Mazzeo, entrambi in quota Pd, quasi che siffatti ruoli non avessero altre priorità piuttosto che stare a promuovere la censura a eventi nel territorio aretino, fino ad arrivare al sindaco di Arezzo, di destra, che, anziché ergersi a difesa di un consigliere comunale e dell’attività dello stesso, ha ritenuto opportuna la revoca. Qualcuno ha visto il documentario? In quali passaggi è qualificabile come ‘propaganda russa’?
In ogni caso venerdì 21 febbraio avrà luogo la proiezione in una sede che verrà comunicata a coloro che si prenoteranno su Whatsapp al numero 3791118030.