Niente ferma chi ha passione, nemmeno la pioggia: un’aretina racconta la sua Nove Colli

Quando c’è di mezzo la passione non c’è niente da fare. Ci può essere la pioggia, il vento o il sole. Ma la corsa della nostra due ruote non si ferma. E lo si è visto bene domenica scorsa, 24 settembre, durante l’attesissima “Nove Colli” di Cesenatico

Un’edizione tormentata quella 2023, sin dall’inizio ostacolata dalla pioggia. A maggio subito una doccia fredda con la notizia del rinvio, a causa dell’alluvione in Emilia Romagna. E c’è voluto un po’ di tempo per individuare una nuova data. Poiché i danni del tremendo evento meteorologico avevano lasciato il segno ovunque. Nelle città, nel cuore delle persone. Fin sulla “pelle” della Nove Colli: il suo storico percorso.

E’ stato necessario apportargli alcune modifiche, perché tutta quell’acqua aveva reso impraticabili alcune delle sue leggendarie salite. Non era mai successo prima. Finalmente poi il nuovo giorno ha visto la luce del sole. Per domenica 24 settembre erano previsti circa 9.000 partecipanti. Allenati, carichi. Pronti per una pedalata indimenticabile.

Ma l’acqua non aveva ancora finito con questa edizione della Nove Colli. Nella notte fra sabato e domenica ha cominciato a venire giù forte. E ancora la mattina, verso le 7:00, una pioggerellina fine bagnava le finestre. Sembrava dire: “Attenzione. Posso andarmene stamani come tornare, anche più forte di stanotte”. 

Dunque che faccio: vado o non vado alla Nove Colli?”. Se lo sono chiesto molti in quelle prime ore del mattino. Anche Paola Sestini, aretina della Asd Cavallino Dilettentistica con la due ruote nel cuore. Alla fine però quel cuore le ha sussurrato un “si”, e la ha sussurrato proprio bene. Poiché nonostante i tanti ostacoli di quest’edizione, Paola ha lasciato il segno, raggiungendo la terza posizione della categoria W6 (55-59 anni) nel percorso corto. Quello da 130 km, con un dislivello attorno ai 1.450 metri. 

Paola Sestini

«E’ stata una sfida – ha detto Paola ad ArezzoWeb Informa -. Con la bici, la pioggia, le salite. Con gli altri. E più di tutti con me stessa. E arrivare in fondo scoprendo che ero in terza posizione nella mia categoria è stata una bellissima sorpresa»

Sono tanti anni che Paola pedala. Come spesso capita, avevo iniziato in palestra con lo spinning. Poi c’era il fratello maggiore, ciclista, che è sempre stato un punto di riferimento importante per lei. Ed è finita che un giorno il marito le ha regalato una bella bici. «Da lì tutti sabati ero in pista con un gruppetto di 7 persone. Grandi appassionati della due ruote con cui ho imparato tanto. Ma con cui ho anche riso tanto»

«Gli anni scorsi la Nove Colli partiva da una zona oltre il porto – ha raccontato Paola– . Invece quest’anno la partenza era lungo mare. I partecipanti in genere sono sui 12.000. A quest’edizione già solo per il rinvio si erano quasi dimezzati. Gli “arrivati” alla fine sono stati circa 6 mila, scoraggiati dalla pioggia»

«Domenica mattina come siamo partiti è venuto giù il mondo. La pioggia ci ha accompagnato per tutto il percorso fino agli ultimi 20 km. Sotto il casco avevo persino la cuffia da piscina. Pensavo: “almeno non mi bagnerò”. Invece arrivata in albergo e tolta, avevo i capelli bagnati. Tanto per far capire quanta pioggia cadeva durante il percorso».

«Con tutta quell’acqua le discese sono state davvero impegnative. Alcune erano davvero così ripide da sembrare come montagne russe. E poi nel percorso c’erano quei sedici tornanti in discesa con l’asfalto nuovo, a cui bisognava prestare molta attenzione. Un’altra difficoltà è stata pedalare per più di 100 km con pioggia battente. Avevo le gambe completamente bagnate. E non si poteva “prendere la ruota”, come si dice, stando dietro a un altro partecipante. Qui farlo era anzi rischioso. Si prendeva solo acqua: sia quella che veniva “pedalata” da chi era davanti a noi che quella che scendeva dal cielo. Non si vedeva niente poi, al minimo movimento brusco si rischiava di cadere a terra».

«Ma una volta arrivata la soddisfazione è stata tanta. Ti dà una carica unica. Ti crea uno stato di benessere e positività che dura per i giorni a venire. Personalmente ti aiuta ad affrontare meglio tutte le altre piccole problematiche della vita, con più fiducia. Io non pedalo per raggiungere una certa posizione per forza. Il mio obbiettivo è invece mettermi alla prova, vincere la sfida con me stessa. E continuerò a farlo».

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