BIBBIENA (AR) – Un nuovo consiglio direttivo per la Misericordia di Bibbiena. La storica associazione casentinese, fondata nel lontano 1584 e forte di circa millecinquecento soci, ha vissuto la consueta assemblea volta a rinnovare le cariche elettive e a tracciare i progetti per il prossimo quadriennio con la finalità di rispondere ai bisogni emergenti dal territorio e dalla comunità attraverso lo spirito di servizio di un gruppo con oltre cento volontari.
Per il ruolo di governatore è stato confermato Gabriele Conticini che è al terzo mandato alla guida della Misericordia di Bibbiena e che, fino al 2027, farà affidamento su Maria Babbini come vicegovernatrice, su Fabrizio Falsetti come camerlengo e delegato alla Protezione Civile, su Sara Biancucci come delegata ai volontari e ai servizi socio-sanitari, su Marino Occhiolini come delegato ai servizi cimiteriali e alla gestione dei soci, e su Enrico Cipriani e Marco Innocenti come consiglieri.
Lo svolgimento di queste attività troverà il proprio cuore nell’inaugurazione della nuova sede operativa in via Dante, nell’ex caserma dei Vigili del Fuoco di Bibbiena, in un ambiente che verrà modernizzato e riconvertito per favorire socializzazione, aggregazione e sviluppo dei servizi. Un altro importante progetto, inoltre, fa riferimento all’allestimento e all’inaugurazione della sala espositiva della Misericordia di Bibbiena dove saranno visibili anche due crocifissi del 1300 già restaurati e una collezione di opere d’arte e attrezzature utilizzate dalla congregazione nei secoli scorsi, oltre a una sezione per raccontare i progetti e le attività tuttora in corso. In un’ottica di servizio alle emergenze del territorio, infine, verrà orientata una particolare attenzione alla formazione dei volontari della Protezione Civile e dell’Antincendio Boschivo attivato nel 2022 per garantire interventi tempestivi e efficaci in caso di bisogno.
«La Misericordia di Bibbiena – spiega il governatore Conticini, – ha optato per la continuità, con l’elezione di un consiglio direttivo che sarà impegnato nel concretizzare tanti progetti recentemente avviati. La speranza, inoltre, è di coinvolgere sempre di più la nostra comunità nella speranza di trovare nuovi volontari. Il nostro movimento è aperto a tutti gli uomini e le donne dai sedici agli ottanta anni che hanno a cuore le situazioni di sofferenza, che vogliono portare il loro contributo e che hanno voglia di dedicarsi al prossimo. Non si tratta di “tempo libero” ma di “tempo liberato” dove ognuno, nella propria quotidianità, riesce a ritagliarsi uno spazio per impegnarsi al servizio di chi ha bisogno e per donare una parte di sé per portare aiuto, assistenza, conforto e vicinanza umana».