Davanti alle massime autorità federali e del commissario tecnico della nazionale italiana, il lottatore aretino primeggia nella categoria fino a 60 kg. e suggella un anno pieno di successi con la conquista di un’altra medaglia.
Francesco è inserito nel girone nordico all’italiana con il numero uno.
La concentrazione è altissima fin dalla fase di riscaldamento, l’approccio alla gara lascia presagire il meglio.
Il primo girone vede l’aretino confrontarsi con il varesino Minazzi. Francesco aggredisce fin da subito l’avversario che trova difficoltà a difendersi fino a dover soccombere dopo appena un minuto per superiorità tecnica (8-0). Essendo categoria formata da cinque atleti, al secondo girone Stopponi riposa ed aspetta il prossimo avversario.
Il terzo girone vede di fronte all’atleta amaranto il fiorentino Gori dei VVF Ruini. Francesco prova a tenere un ritmo più basso per una condotta diversa. Al minuto e trenta mette fine all’incontro con una netta vittoria (11-0) per superiorità tecnica.
Quarto girone, il bresciano Vincenti prova a togliere sicurezze e punti all’aretino, ma purtroppo per lui si trova davanti uno schiacciasassi. Al lottatore di Piazza San Giusto basta un solo minuto per chiudere la pratica, punteggio netto (8-0) e superiorità tecnica.
Quinto ed ultimo girone, la finale, sulla materassina i due atleti a punteggio pieno che si giocano l’incontro e la medaglia più prestigiosa. Il forte catanese Giangreco affronta l’aretino in un incontro molto tirato, fatto di attacchi e contrattacchi ad un ritmo impressionante. È Francesco ad aggredire l’avversario con una lotta fluida e propositiva che lo porta a macinare punti fino alla vittoria (9-0) ancora per superiorità tecnica in due minuti. Stopponi è vincitore della medaglia d’oro.