Una stanza per stare insieme ai propri familiari e nella quale questi possono anche trascorrere la notte. È quella allestita all’interno del Reparto di Pneumologia dell’ospedale di Arezzo, diretto dal dr. Raffaele Scala. Una stanza arredata con arredi più simili a quelli di una abitazione che di un luogo di cura, con divani letto per ospitare i familiari che vogliano trascorrere i momenti più difficili con il proprio caro ricoverato in ospedale. Arredi che sono stati donati dall’associazione “Respiro Vita” presieduta da Tiziana Borghesi.
È una stanza nella quale vengono spostati i pazienti con patologie in fase avanzata per i quali le terapie non hanno più efficacia ma che hanno ancora bisogno di un supporto ventilatorio e di analgosedazione e soprattutto di intensificazione della “umanizzazione delle cure”. Un momento difficile della propria vita in cui la presenza di un familiare, o anche più di uno, è fondamentale al paziente per non sentirsi solo e spesso per essere accompagnato nell’ultima fase della propria vita.
«Questa stanza viene utilizzata anche per persone con malattie neuromotorie come ad esempio la Sla – spiega Manuela Caneschi coordinatrice infermieristica del Reparto, vera ideatrice di questo progetto – malattie che hanno bisogno di una assistenza H24. Abbiamo pensato questa stanza nell’ottica di umanizzare le cure e la permanenza in ospedale, offrendo il comfort necessario anche ai familiari che vogliano stare accanto al proprio caro nella parte finale della sua vita».
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