Palazzo della Fraternita dei Laici, stasera l’inaugurazione della nuova scalinata

Realizzata in travertino bianco, secondo Pier Luigi Rossi dà nuova luce all'Istituzione e a tutta Piazza Grande anche da un punto di vista simbolico

Rendere contemporanea la Fraternita dei Laici di Arezzo. Questo, ha detto il Primo Rettore dell’istituzione aretina dott. Pier Luigi Rossi, è sempre stato l’intento suo e del Magistrato. Ed è anche in quest’ottica che va vista la decisione di restaurare la scalinata del Palazzo della Fraternita, che vedrà la sua “prima luce” – in senso simbolico ovviamente, l’opera brillava ultimata in Piazza Grande già prima della Giostra di giugno – nella serata di oggi, venerdì 5 luglio, alle ore 21:00, durante l’inaugurazione istituzionale.

Una decisione, quella del rifacimento degli iconici gradini che conducono all’entrata principale del Palazzo, a cui, come ha spiegato il dott. Rossi, si è giunti per fasi. Vi era stato un primo confronto con la Soprintendenza, che aveva appurato come purtroppo non fosse possibile recuperare la pietra arenaria di cui erano fatti i vecchi gradini, degli anni ‘30. Poi la proposta della Fraternita di sostituire l’arenaria con il travertino bianco, materiale più resistente e, secondo l’Istituzione, più in sintonia con lo spirito originale di Piazza Grande. Questo stando anche a due noti documenti pittorici, del 1696 e del 1790.

Nella cartografia del 1696 – ha detto il dott. Rossi – che descrive l’andamento dell’acquedotto vasariano, si vede Piazza Grande. Ci sono la fonte, in bianco travertino, i quadroni di come era in origine la piazza, che abbiamo ritrovato rimuovendo i vecchi scalini. Si vedono le logge e si vede anche la scalinata, bianca, sempre in travertino. Questo documento pittorico corrisponde a un altro del 1790, che tutti i cittadini conoscono e che possono anche venire a vedere nel Palazzo della Fraternita”. 

Nella visione del Primo Rettore della Fraternita dei Laici, i 14 nuovi scalini in travertino bianco però sono pure più “contemporanei”, più in sintonia anche con l’Arezzo odierna. Danno nuova luce sia alla Piazza che all’Istituzione, anche simbolicamente.

Dobbiamo avere una lettura nuova con questa scala” – ha spiegato il dott. Rossi. “Negli anni ‘30, quando fu scelta la pietra arenaria come materiale, era simbolicamente la Piazza che saliva al Palazzo. La mia posizione e quella del Magistrato, è invece che sono le persone che qui oggi lavorano, gli edifici ed il Palazzo di Fraternita stesso a dare ruolo alla Piazza. E’ quindi il contrario di com’è stato negli ultimi 70 anni. La nuova scala ha quindi anche un valore simbolico: il Palazzo che scende nella Piazza e abbraccia tutti”. 

Il travertino poi – ha continuato il dott. Rossi – oltre a dare più luce, rappresenta oggi meglio l’animo degli aretini e della stessa Città, che è lanciata anche verso l’accoglienza turistica”. L’appuntamento dunque è per questa sera sui nuovi gradini del Palazzo della Fraternita dei Laici, a quella che il Primo Rettore prospetta essere una serata di festa in Piazza Grande, luogo di incontro e socialità per la collettività aretina.

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