Questa mattina in Piazza Grande è stato come se le lancette del grande orologio del Palazzo della Fraternita dei Laici fossero tornate indietro. Di qualche secolo. Bisogna sapere che il mese di luglio era per l’antica civiltà contadina il “mese del grano”. In questo periodo infatti si svolgevano la raccolta e la trebbiatura di questo cereale così importante.
La nostra Piazza Grande, epicentrica per la città di Arezzo, allora come oggi, era il luogo in cui aveva luogo un incontro molto particolare. Quello fra “la campagna”, ove si producevano tutti gli alimenti della tradizione aretina, e il borgo, dove invece questi venivano venduti e infine consumati. Una consuetudine, una tradizione, che è andata avanti per secoli e secoli, e di cui lo storico Palazzo della Fraternita è stato “testimone”.
Per rivivere questa memoria, non solo storica ma anche economica, e riconsegnarla ai cittadini di Arezzo con nuova consapevolezza, alle ore 11 di oggi, giovedì 25 luglio, si è svolta una simbolica esposizione sulla nuova scalinata del Palazzo della Fraternita. Grani antichi raccolti proprio alla Tenute di Fraternita, farine e vari tipologie di pane, sono infatti stati adagiati sui gradini in travertino bianco, ed hanno brillato sotto il sole.
“Grazie a Fratelli Pierozzi – ha detto questa mattina Pier Luigi Rossi, Primo Rettore della Fraternita dei Laici – abbiamo ‘arredato’ questa nuova scala di tutti gli alimenti che la campagna produceva. Ci sono i grani di Fraternita dei Laici, ma anche i vini, l’olio. Una tradizione, quella dell’incontro tra la campagna che produce e la città che consuma, che noi vogliamo riprendere, sostenere, e promuovere qui: in Piazza Grande“.
La festa di questa mattina, se così la si può chiamare, è stata anche il momento per festeggiare l’entrata nel mondo del biologico di tutti i prodotti delle Tenute di Fraternita. Oltre al vino e l’olio, che già da alcuni avevano certificazione, dal 2024 i grani, le farine, ma anche la frutta, come le mele, saranno tutti prodotti certificati biologicamente.
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