Pnrr Zona Aretina: il Piano dei trasferimenti dei servizi sanitari della Asl Tse

D’Urso: “Messo al centro l’interesse dei cittadini riducendo la frammentazione delle attività sanitarie dei servizi territoriali"

Una piccola rivoluzione propedeutica alla realizzazione dei lavori finanziati con il Pnrr nella zona Aretina è quella che a breve interesserà i servizi sanitari territoriali che saranno oggetto di trasferimenti al fine di garantire la continuità degli stessi durante le fasi in cui saranno aperti i cantieri.

Ai blocchi di partenza le opere di ristrutturazione che interesseranno la palazzina a due piani di Via Guadagnoli, designata dai progetti di PNRR, quale una delle due strutture HUB di Casa di Comunità, per questo si è reso necessario individuare adeguati spazi atti ad accogliere i servizi sanitari e socio-sanitari presenti nella suddetta palazzina.
Le novità ed i nuovi assetti sono stati illustrati dalla direzione generale della Asl Tse al completo e dal Direttore della Zona Distretto Aretina Evaristo Giglio.

“Le scelte fatte per I trasferimenti dei servizi- ha commentato il Direttore Generale della Asl Tse Antonio D’Urso- hanno messo al centro l’interesse dei cittadini. La direzione della Asl Tse ha deciso di sacrificare gli uffici amministrativi, che si sposteranno da Via Curtatone verso via Calamandrei, per garantire centralità ed equità ai cittadini che vedranno nell’edificio di Via Curtatone riuniti I servizi territoriali che ora si trovano in via Guadagnoli ed in Via xxv aprile. Le motivazioni sono molteplici: accorpare il maggior numero di servizi per ridurre gli spostamenti dei cittadini; favorire la massima integrazione dei servizi sanitari e socio-sanitari attraverso la loro contiguità fisica e la vicinanza tra gli stessi; rendere massima la visibilità dei servizi sanitari e sociali del Territorio, riducendo la frammentazione delle attività; favorire una logica di Governo di alcune Attività che necessitano di osservazioni ravvicinate e frequenti per valutarne efficacemente la domanda e l’offerta”.

Un assetto transitorio della durata complessiva di tre anni che porterà la sanità territoriale aretina ad una nuova veste ed avrà comunque l’obiettivo di venire incontro ai cittadini.

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