Polemiche a Ladispoli: annullato il Capodanno con Emis Killa

Preferisco saperti morta che con un altro. Vengo a spararti” canta Emis Killa nel brano “3 messaggi in segreteria” al centro nelle ultime ore della polemica a Ladispoli accusato di essere un inno al femminicidio.

Il sindaco della cittadina alle porte di Roma, Alessandro Grando, avrebbe destinato all’evento, il Capodanno in piazza con Emis Killa, 345mila euro ma a seguito delle accese polemiche ha dovuto fare un passo indietro.

Sarà una serata di festa senza messaggi sbagliati, e ci mancherebbe anche che un’amministrazione voglia trasmettere certi messaggi ai ragazzi – aveva spiegato il sindaco di Ladispoli aggiungendo – ma poi, i due artisti (Emis Killa e Gué Pequeno) dopo aver suonato da noi andranno anche in altri luoghi e locali. Ma questa polemica è indirizzata solo a Ladispoli. Gué Pequeno, per esempio, andrà a suonare a Cinecittà World. E questo cosa vorrebbe dire, che un parco per famiglie inneggia alla violenza contro le donne? Dai su, non è possibile“.

Nelle mie canzoni racconto la realtà, che a volte è orribile, a volte è sbagliata, ma mai possiamo far finta che non esista – ha precisato Emis Killa – ho corso di proposito il rischio di essere frainteso perché il mio richiamo alla riflessione e alla consapevolezza non passasse inosservato, e l’ho fatto coi modi e le parole che sono mie“.

Il Sindaco reduce dalle ore di paura per il leone fuggito dal circo a spasso per la cittadina, ha deciso di pubblicato un post su Facebook dove conferma che “nonostante l’artista si sia già esibito nella nostra città nel 2022, abbiamo deciso, di comune accordo con tutti i soggetti coinvolti, al fine di ristabilire un clima di serenità, di annullare la sua esibizione in programma la sera del 31 dicembre“.

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