Porta Sant’andrea ricorda Enzo Piccoletti

Domenica 30 marzo il quartiere di via delle Gagliarde celebra il centenario dello storico e carismatico capitano biancoverde. Ecco il programma delle celebrazioni

Il 30 marzo del 1925 ad Arezzo, in via Fontanella, nasceva Enzo Piccoletti, figura carismatica di Porta Sant’Andrea, scomparso il 3 febbraio 1996. Domenica 30 marzo 2025, a cento anni esatti dalla nascita, il quartiere di via delle Gagliarde organizza una giornata speciale per ricordare la sua vita: capitano vincente, anima del Gruppo Musici, politico e scrittore, Enzo ha lasciato un’eredità indelebile.

Le celebrazioni inizieranno alle 10:45 con un omaggio alla tomba al cimitero monumentale di Arezzo. A mezzogiorno in piazza San Giusto risuoneranno i tamburi e le chiarine del Gruppo Musici della Giostra, che Enzo contribuì a ricostruire e portare oltre i confini cittadini; di seguito, alle 13:00 a palazzo San Giusto – nella Sala d’Armi a lui intitolata – ci sarà il “Pranzo del Centenario”, un momento conviviale con ricordi, foto e aneddoti, con un menù che celebra la tradizione: ravioli alla San Giusto, spezzatino con patate, acqua e vino Chianti DOCG. Il costo è di 25 €, per i bambini dai 6 ai 10 anni è di 15 €. Per partecipare occorre prenotare al 366 3867800.

“Sarà un giorno di memoria, orgoglio e appartenenza per ricordare insieme un uomo che ha scritto la storia di Porta Sant’Andrea e di Arezzo – commenta il rettore biancoverde Maurizio Carboni – ogni quartierista quando varca la porta della sede storica ha davanti agli occhi due cose: la targa della sala d’armi a lui intitolata e il suggestivo dipinto che riporta la sua figura. Piccoletti tutt’ora è un simbolo e un esempio: gli riconosciamo una passione smisurata per la Giostra e per il suo amato Sant’Andrea, insieme alla forza di aver mantenuto in vita le tradizioni negli anni più difficili del Saracino. Sarà una giornata importante soprattutto per i giovanissimi che non hanno conosciuto Enzo: per loro è un dovere apprendere e tramandare la sua storia e il suo ricordo”.

Enzo Piccoletti, (30 marzo 1925 – 3 febbraio 1996) figura popolarissima in città.

Nel dopoguerra è stato uno degli artefici della ripresa della Giostra; capitano del Quartiere di Porta Sant’Andrea dal 1960 al 1975 con quattro Lance d’oro conquistate (1963, 1968, 1970, 1975).

Dopo la morte di William Monci, nel 1970, ricostituì il gruppo Musici, restituendolo alla città ed organizzando le prime trasferte all’estero. Ha anche fatto parte della Magistratura della Giostra del Saracino dal 1976 al 1981, ed infine è stato Rettore onorario del Quartiere di Porta Sant’Andrea dal 1982 sino alla sua morte.

Notevole la sua produzione libraria: le due edizioni di “Terra d’Arezzo un cantico” del 1977 e del 1982, furono per anni gli unici libri, unitamente a “le mille lance del Saracino” di Dissennati, a parlare di Giostra. Nei due libri Enzo fece anche un interessante spaccato della vita dell’Arezzo popolare negli anni a cavallo tra due guerre. Seguirono altre pubblicazioni: un libro sui personaggi aretini dell’epoca ed altri volumi, infine la pubblicazione de “la Giostra del 1904” dopo il ritrovamento dell’opuscolo stampato per la Giostra in onore di Petrarca. Il ritrovamento fu importante, perché sfatava la leggenda sul ripristino della Giostra nel 1931 in seguito al casuale ritrovamento di documenti. I lavori di Enzo, pur con alcuni limiti oggettivi, costituiscono una fonte molto importante per quanti studiano il costume e la storia popolare di Arezzo di quegli anni.

Giovanissimo partecipò attivamente alla Resistenza, unitamente ai propri fratelli, tra cui Dino, che cadde nei giorni della liberazione di Arezzo.

Dopo il terremoto in Friuli, nel 1976, fu tra gli animatori del “Ponte della Solidarietà Arezzo – Montenars”, iniziativa che coinvolse anche i quartieri della Giostra e che portò soccorsi e aiuti al piccolo comune friulano. Stessa iniziativa ebbe luogo anche nel 1980 dopo il terremoto in Irpinia.

Impegnato sin dal 1944 in politica con il PCI, è stato consigliere della circoscrizione “Trento Trieste” dalla sua costituzione fino al 1990.

La sua professione è stata per tutta la vita quella “meccanico cicli” come amava definirsi. Enzo è stato un personaggio poliedrico, dai molti interessi in tutti i campi: politica, Giostra, storia locale, solidarietà e sport.

 

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