Premio giornalistico Pietro Pancrazi 2023 a Sveva Sagramola

La Fondazione Nicodemo Settembrini, dopo un periodo di pausa, riprende la propria attivitร . Lโ€™obiettivo del consiglio direttivo รจ quello di pianificare lโ€™organizzazione di un calendario di iniziative, in modo da rendere possibile il loro svolgimento nel periodo autunnale e in quello invernale.

Nella sua ultima seduta, lo stesso consiglio direttivo ha individuato il vincitore del dodicesimo premio giornalistico Pietro Pancrazi, edizione 2023. Il riconoscimento รจ riservato a personaggi del nostro tempo che, con la loro attivitร  professionale e il loro impegno personale, hanno favorito la tutela dellโ€™ambiente e del paesaggio.

Il premio, nato per volontร  della Fondazione Nicodemo Settembrini, con il patrocinio del comune di Cortona, e la collaborazione dell’Accademia degli Arditi, sarร  assegnato a Sveva Sagramola, conduttrice e autrice televisiva. La cerimonia di consegna avrร  luogo sabato 21 ottobre, con inizio alle ore 17, al teatro Signorelli di Cortona. 

 

Sveva Sagramola

Sveva Sagramola (Roma, 1964) รจ autrice e conduttrice di programmi televisivi e documentarista. Ha sempre lavorato in Rai, dove si รจ formata televisivamente a Mixer, programma di informazione diretto da Giovanni Minoli. Sono i temi sociali e di costume a caratterizzare la prima parte del suo percorso professionale, come autrice e conduttrice, con programmi dedicati allโ€™universo giovanile: Mixer giovani, Caro diario, Gli anni in tasca, o ai temi di attualitร , come Film vero, di cui conduce i collegamenti esterni.

Inizia a occuparsi di ecologia e ambiente con Professione natura, e dal 1998 รจ alla guida di Geo in onda su Raitre. Ha condotto due edizioni di Timbuctu, programma in prima serata di Raitre, e Sei miliardi di altri in seconda serata su Raitre nel 2011. Per Geo ha realizzato decine di reportage da varie zone dellโ€™Africa e del mondo, sui problemi dello sviluppo sostenibile e della conservazione della natura, occupandosi anche delle grandi emergenze umanitarie e ambientali dei paesi in via di sviluppo.

รˆ testimonial di Amref dal 1999, quando ha iniziato a documentare con i suoi filmati il lavoro della grande organizzazione sanitaria africana. Laureata in lettere moderne, con una tesi in antropologia culturale, sulla vita dei Turkana del nord del Kenya, รจ stata nominata cavaliere della repubblica dal presidente Giorgio Napolitano nellโ€™ottobre 2011.

Sagramola, lo scorso 21 settembre, ha condotto la puntata di Geo in cui รจ stata trasmessa la diretta della mostra ยซSignorelli 500ยป, dando un contributo importante alla visibilitร  di questo grande evento cortonese.

 

La Fondazione Nicodemo Settembrini

La Fondazione Nicodemo Settembrini si รจ costituita nel 2011 ed รจ nata da un atto di generositร  e di amore del suo fondatore e presidente, lโ€™avvocato Nicodemo Settembrini, nei confronti della cittร  di Cortona.  In sintesi, la fondazione ha organizzato, e organizza, in accordo con il comune di Cortona, con il Maec e con lโ€™Accademia degli Arditi, le presentazioni di libri, mostre, iniziative scientifiche, didattiche e divulgative.  Al momento, il consiglio รจ formato da Nicodemo Settembrini (presidente) Nicola Caldarone (vicepresidente) e dai consiglieri Mario Aimi, Sergio Angori, Francesco Attesti, Fabio Berti, Paolo Bruschetti, Mario Parigi, Paola Raffaelli, Albano Ricci e Torquato Tenani.

 

Il Premio Pietro Pancrazi

Il nome di Sveva Sagramola entra, dunque, a far parte dellโ€™albo dโ€™oro del premio giornalistico intitolato alla memoria dello scrittore e critico letterario cortonese, il cui prestigio ha assunto una rilevanza di carattere nazionale. Lโ€™elenco dei vincitori, dal 2012 a oggi, testimonia, infatti, quale sia stato lโ€™impegno della fondazione in questi dieci anni e il livello dei rapporti che essa ha saputo creare anche al di fuori dei confini locali.

La prima edizione del premio, nel 2012, fu assegnata alla presidentessa del Fai, Ilaria Borletti Buitoni; la seconda edizione, nel 2013, andรฒ allโ€™archeologo e storico dellโ€™arte Salvatore Settis. A essi seguirono il filosofo ed ex sindaco di Venezia Massimo Cacciari (2014), la giornalista tv Milena Gabanelli (2015), la presidentessa del Wwf Donatella Bianchi (2016), il geologo e primo ricercatore del Cnr Mario Tozzi (2017), lo scrittore e scultore del legno Mauro Corona (2018), lo scrittore e giornalista Ferruccio De Bortoli (2019), il presidente del gruppo Aboca, Valentino Mercati (2020), lo storico dell’arte, accademico e saggista Tomaso Montanari (2021) e il presidente del Parco nazionale delle foreste casentinesi, Luca Santini (2022) 

 

Chi era Pietro Pancrazi

Pietro Pancrazi (Cortona, 19 febbraio 1893 โ€“ Firenze, 26 dicembre 1952) scrittore e critico italiano. Fu redattore di Pegaso e Pan, collaboratore del Corriere della sera, consulente di case editrici: fece del proprio lavoro di giornalista letterario lโ€™occasione per esercitare un magistero critico che si alimentava di viva curiositร  verso tutti gli aspetti della letteratura contemporanea e si traduceva in un tono colloquiale fatto di osservazioni acute e originali.

Legato a Papini in gioventรน, poi partecipe della lezione dellโ€™estetica crociana, se ne allontanรฒ con la spregiudicatezza delle sue valutazioni dei contemporanei (per esempio, fu tra i primi a interessarsi allโ€™esordio di Alberto Moravia).

Raccolse i suoi interventi in numerosi volumi (Ragguagli di Parnaso, 1920; Scrittori italiani dal Carducci al Dโ€™Annunzio, 1937), che poi confluirono nelle 6 serie degli Scrittori dโ€™oggi (1942-53). I suoi saggi su autori classici (Sacchetti, Aretino, Redi) sono riuniti nel volume Nel giardino di Candido (1950); i suoi racconti favolistici, vicini alla prosa dโ€™arte, in Esopo moderno (1930); le pagine di viaggio in Donne e buoi dei paesi tuoi (1934). Curรฒ unโ€™edizione dei Ricordi di Guicciardini (1950) e diresse per lโ€™editore Le Monnier la Collezione in ventiquattresimo, destinata ai testi piรน rari della letteratura italiana. Fu tra i direttori della collana La letteratura italiana. Storia e testi dellโ€™editore Ricciardi.

 

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