Prevenzione del tumore al seno, l’oncologia del Valdarno in campo con il Comune di Montevarchi e le associazioni  in occasione dell’Ottobre Rosa

Sabato 14 un open day informativo  presso i locali del Palazzo del Podestà  a Montevarchi

Sabato 14 ottobre, in occasione dell’Ottobre Rosa, mese della prevenzione del tumore al seno, si svolgerà una giornata di open day informativo e di orientamento diagnostico per la promozione della prevenzione del tumore al seno. 

L’iniziativa promossa e realizzata dal Gruppo Oncologico Multidisciplinare (GOM) per il tumore al seno dell’Ospedale del Valdarno, si terrà in due fasce orarie  mattutina e pomeridiana (10-13 e 16-19), presso i locali del Palazzo del Podestà  a Montevarchi in collaborazione con il Comune di Montevarchi, la Commissione Pari Opportunità del Comune di Montevarchi e l’Associazione Nazionale Donne Operate al Seno (ANDOS OdV) Comitato del Valdarno aretino.

La giornata ha lo scopo di sensibilizzare al tema della prevenzione del tumore al seno e alla sua diagnosi precoce attraverso l’adesione allo screening mammografico di popolazione, oltre che a far conoscere l’equipe multidisciplinare dedicata a questa patologia in Valdarno.
Ogni anno in Italia vengono diagnosticati 55.500 nuovi casi  di tumore al seno. Si tratta della neoplasia più frequente nel genere femminile in tutte le fasce di età.

Grazie ai continui progressi della medicina e agli screening per la diagnosi precoce, nonostante il continuo aumento dell’incidenza (+0,9 per cento ogni anno), di tumore del seno oggi si muore meno che in passato. Circa 9 donne su 10 (87%) sono vive dopo 5 anni dalla diagnosi di tumore mammario e 8 su 10 (80 %) lo sono a 10 anni dalla diagnosi.

La diagnosi precoce (prevenzione secondaria) ha un ruolo fondamentale in tutto questo:
L’autopalpazione è un primo strumento di conoscenza del proprio seno e deve diventare una buona abitudine per tutte le donne dai 20 anni in poi. 

Lo strumento più efficace per la diagnosi precoce del tumore al seno è  la  mammografia, affiancata dall’Ecografia mammaria e dalla Risonanza Magnetica, ove servano. 
Questi esami sono fondamentali perché individuare un tumore ancora molto piccolo aumenta notevolmente la possibilità di curarlo in modo definitivo.

Tra i 20 e i 40 anni generalmente non sono previsti esami particolari se non in caso di sospetto clinico.
Tra i 40 e i 50 anni soprattutto le donne con casi di tumore del seno in famiglia dovrebbero cominciare a sottoporsi a mammografia.
Tra i 50 e i 69 anni il rischio di sviluppare un tumore del seno è piuttosto alto e di conseguenza alle donne in questa fascia di età è raccomandato un controllo mammografico biennale.

In questa fascia d’età infatti è previsto lo screening di popolazione.

In alcune regioni tra cui la Toscana si sta ampliando lo screening ad una fascia di età più ampia, estendendolo anche alle donne tra i 45 e i 74 anni. 
Per la prevenzione del cancro gli esami di controllo periodici sono importanti, ma anche uno stile di vita salutare contribuisce a ridurre il rischio di ammalarsi.

Accanto ai progressi della diagnostica occorre sottolineare anche quelli terapeutici che hanno contribuito sostanzialmente a migliorare la sopravvivenza delle nostre pazienti, riducendo la mortalità per tumore al seno del 6% nel 2020 rispetto al 2015.

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