Angus Dalgleish è professore di Oncologia presso l’Istituto di ricerca di malattie infettive e immunitarie della St George’s University of London e direttore del dipartimento di Oncologia.
In una recente intervista ha dichiarato:
“At the end of last year I reported that I was seeing melanoma patients who had been stable for years relapse after their first booster (their third injection).
I was told it was merely a coincidence and to keep quiet about it, but it became impossible to do so.
The number of my patients affected has been rising ever since.
I saw two more cases of cancer relapse post booster vaccination in my patients just this last week.
Other oncologists have contacted me from all over the world including from Australia and the US.
The consensus is that it is no longer confined to melanoma but that increased incidence of lymphomas, leukaemias and kidney cancers is being seen after booster injections. Additionally my colorectal cancer colleagues report an epidemic of explosive cancers (those presenting with multiple metastatic spread in the liver and elsewhere).
All these cancers are occurring (with very few exceptions) in patients who have been forced to have a Covid booster whether they were keen or not, for many so they could travel.
So why are these cancers occurring?
T cell suppression was my first likely explanation given that immunotherapy is so effective in these cancers.
However we must also now consider DNA plasmid and SV40 integration in promoting cancer development, a feature made even more concerning by reports that mRNA spike protein binds p53 and other cancer suppressor genes.
It is very clear and very frightening that these vaccines have several elements to cause a perfect storm in cancer development in those patients lucky enough to have avoided heart attacks, clots, strokes, autoimmune diseases and other common adverse reactions to the Covid vaccines.
To advise booster vaccines, as is the current case, is no more and no less than medical incompetence; to continue to do so with the above information is medical negligence which can carry a custodial sentence.
No ifs or buts any longer.
All mRNA vaccines must be halted and banned now“.
Lasciando la lettura in lingua inglese ai lettori interessati ad apprendere l’esatte parole utilizzate dall’illustre professore, possiamo evidenziare alcuni passi significativi.
“Alla fine dello scorso anno ho riferito che stavo vedendo pazienti con melanoma, che erano rimasti stabili per anni, recidivare dopo il loro primo richiamo (la terza dose). Mi è stato detto che era semplicemente una coincidenza e di tacere, ma è diventato impossibile farlo. Da allora il numero dei miei pazienti colpiti è aumentato. Ho visto nei miei pazienti altri due casi di recidiva di cancro dopo la vaccinazione di richiamo proprio la scorsa settimana“.
“Altri oncologi mi hanno contattato da tutto il mondo, compresi l’Australia e gli Stati Uniti. L’opinione generale è che la malattia non sia più limitata al melanoma, ma che dopo le iniezioni di richiamo si osservi un aumento dell’incidenza di linfomi, leucemie e tumori renali. Inoltre i miei colleghi che si occupano di cancro del colon-retto segnalano un’epidemia di tumori esplosivi (quelli che presentano metastasi multiple nel fegato e altrove). Tutti questi tumori si verificano (con pochissime eccezioni) in pazienti che sono stati costretti a sottoporsi a un richiamo Covid, che fossero entusiasti o meno, per viaggiare o altri motivi“.
“La soppressione delle cellule T è stata la mia prima probabile spiegazione dato che l’immunoterapia è così efficace in questi tumori. Tuttavia ora dobbiamo anche considerare l’integrazione del plasmide del DNA e dell’SV40 nel promuovere lo sviluppo del cancro, una caratteristica resa ancora più preoccupante dai rapporti secondo cui la proteina spike dell’mRNA lega p53 e altri geni soppressori del cancro. È molto chiaro e molto spaventoso che questi vaccini abbiano diversi elementi per provocare una tempesta perfetta nello sviluppo del cancro in quei pazienti abbastanza fortunati da aver evitato attacchi di cuore, coaguli, ictus, malattie autoimmuni e altre comuni reazioni avverse ai vaccini Covid“.
Senza più se e senza ma.
Tutti i vaccini a mRNA devono essere fermati e vietati adesso.
La conclusione del prof. Angus Dalgleish.