Operava nel settore dei cosiddetti “robivecchi” e nel recupero di rifiuti pericolosi e non senza autorizzazioni: segnalato alla Procura della Repubblica di Arezzo.
I Carabinieri della Sezione di Polizia Giudiziaria della Procura della Repubblica di Arezzo, coadiuvati da personale della Polizia Municipale e del Dipartimento ARPAT di Arezzo, hanno portato alla luce una vera e propria impresa che operava ad Arezzo nel settore dei cosiddetti “robivecchi” e nel recupero di rifiuti pericolosi e non pericolosi, senza alcuna autorizzazione.
In particolare sono state individuate tre distinte aree di notevoli dimensioni presso le quali un uomo, operante in tutto il territorio provinciale, era solito stoccare decine di metri cubi di merci e materiali provenienti da sgomberi e dalla raccolta porta a porta, nonché rifiuti speciali pericolosi e non destinati al successivo recupero o smaltimento.
I Carabinieri, nei numerosi sopralluoghi effettuati, hanno constatato che le attività di raccolta, accumulo e recupero di materiali nelle aree in questione, fossero a pieno regime, tanto da richiamare persone da ogni dove.
Il soggetto in questione è stato deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Arezzo per violazione delle norme in materia di illeciti edilizi e paesistici e per aver svolto attività di raccolta e recupero di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi senza aver alcuna autorizzazione.