Nota del capogruppo consiliare Francesco Romizi
“Restiamo esterrefatti dalla risposta data dal vicesindaco Lucia Tanti alla nostra proposta di rilancio dei centri di aggregazione sociale e di implementazione della partecipazione dei cittadini alla vita amministrativa. Come gruppo Arezzo 2020 per cambiare a sinistra abbiamo presentato una delibera di iniziativa consiliare che punta a perseguire un obiettivo: attivare una forma di decentramento e partecipazione dopo la fine delle circoscrizioni a partire da un’ossatura organizzativa già esistente. Senza andarci a inventare chissà cosa.
I centri di aggregazione sociale, con le loro strutture e i loro organismi previsti dallo statuto e dal regolamento comunale, con una copertura territoriale che investe praticamente tutti i quartieri e le frazioni, sono i naturali spazi e punti di riferimento per organizzare, in forma strutturale e continuativa, occasioni consultive, propositive, orientative, su questioni rilevanti della vita amministrativa e sui problemi della comunità. Il nostro obiettivo è dunque promuovere, come prevede lo Statuto del Comune di Arezzo, il coinvolgimento e la partecipazione dei cittadini, in questi ultimi anni pesantemente ridimensionati.
Lucia Tanti non ha proprio afferrato il concetto. O meglio: fa finta di non aver afferrato e racconta, come le capita spesso, fischi per fiaschi. Non vogliamo trasformare i Cas ‘in consigli comunali non eletti da nessuno’, come lei afferma, ma implementarli istituzionalizzando un modus operandi in cui l’amministrazione comunale, e magari anche gli stessi consiglieri comunali, che sfido a dire che non sono eletti, espongono e spiegano i loro programmi, le cose che intendono fare, ascoltano il punto di vista altrui e raccolgono suggerimenti e proposte.
Ci viene un sospetto: Lucia Tanti deve avere capito benissimo ed è coerente fino in fondo. Visto che ‘ascoltare’ è esattamente ciò che rifiuta, cerca di scongiurarlo in ogni modo”.