Roy De Vita: “La pandemia non ci ha insegnato nulla”

Il chirurgo interviene sui social denunciando lโ€™aumento delle polmoniti e la mancata reazione del sistema sanitario nazionale

Roy De Vita, noto chirurgo plastico di fama internazionale e giร  direttore della Divisione di Chirurgia Plastica dellโ€™Istituto Nazionale Tumori Regina Elena di Roma, รจ tornato a far sentire la propria voce su un tema cruciale: la salute pubblica e la prevenzione. Attraverso un video pubblicato sul suo profilo Instagram, dal titolo emblematico โ€œLa pandemia non ci ha insegnato nullaโ€, De Vita ha denunciato con fermezza le criticitร  del sistema sanitario attuale.

Nel suo intervento, il medico parte da unโ€™osservazione diffusa: il forte aumento, da mesi, di forme influenzali persistenti, spesso classificate genericamente come tali ma in realtร  riconducibili a polmoniti. Un fenomeno che coinvolge non solo le fasce fragili, ma anche soggetti giovani e in buona salute. โ€œรˆ dalla fine dellโ€™estate โ€“ sottolinea De Vita โ€“ che assistiamo a una diffusione anomala di queste patologie, nel silenzio piรน totaleโ€.

Un caso esemplare รจ Papa Francesco, la cui condizione clinica ha avuto risalto mediatico, ma De Vita ribadisce che la situazione si sta estendendo ben oltre i riflettori, nella quotidianitร  delle famiglie italiane. A supportare le sue parole, lโ€™esperienza sul campo del dottor Andrea Mangiagalli, medico di medicina generale a Milano da oltre 30 anni, che evidenzia la mancanza di dati ufficiali, di coordinamento territoriale e di indicazioni chiare da parte delle autoritร  sanitarie.

โ€œLa pandemia โ€“ afferma De Vita โ€“ avrebbe dovuto insegnarci qualcosa. Invece, i dipartimenti di prevenzione sono stati svuotati e ridotti a uffici burocratici, mentre i medici di base sono lasciati senza strumenti diagnostici e senza linee guida.โ€ Una denuncia che tocca un altro nodo critico: la medicina difensiva, definita dal chirurgo come โ€œil male assoluto della nostra sanitร โ€, che consuma risorse a scapito dellโ€™efficacia sul territorio.

Tra le proposte concrete, De Vita suggerisce lโ€™introduzione di tamponi multitest per identificare con maggiore precisione le cause delle infezioni, accompagnati da esami ematochimici e radiologici a supporto della diagnosi.

Il messaggio รจ chiaro: la lezione della pandemia sembra giร  dimenticata. E mentre i dati vengono ignorati e le segnalazioni restano confinate a cronache locali, cresce la preoccupazione per una sanitร  pubblica che rischia di trovarsi nuovamente impreparata di fronte a fenomeni a larga diffusione.

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