Nota del capogruppo consiliare Francesco Romizi (Arezzo 2020)
“La manovra economica del governo Meloni mette un punto domanda sul destino di molti servizi sanitari. Perché sostanzialmente incentiva il personale medico ad abbandonare il lavoro di una vita dal momento che lo stesso vede decurtato l’assegno pensionistico dal primo gennaio 2024 e ha come unica alternativa lasciare la professione entro la fine dell’anno. Speriamo che la norma venga rivista.
E speriamo anche che susciti uguale sdegno in una parte della politica locale sempre pronta a gridare allo scandalo o ad alzare la voce quando c’è da mettere i puntini sulle I alle scelte o alle politiche sanitarie regionali. In particolare la vicesindaca Lucia Tanti si è distinta negli anni in questo lavoro certosino, non perdendo occasione di alzare i toni della polemica. Purché il destinatario fosse a Firenze.
Ora invece l’indirizzo è Palazzo Chigi e c’è da chiedersi se Tanti assumerà lo stesso atteggiamento di allarmismo e caccia alle streghe mentre la sanità pubblica è davvero sotto attacco a opera di un governo che immagino la rappresenti. Riuscirà a vedere le cose senza confidare solo sul suo occhio… destro”?