โCon una certa incredulitร abbiamo letto il comunicato stampa di Aisa Impianti, societร partecipata allโ84% dal Comune di Arezzo. Premesso che lโazienda ha tutto il diritto di difendersi da qualsiasi accusa ritenga infondata e di tutelare il proprio personale non riusciamo a comprendere il tono e alcune espressioni.
Lโazienda comunica che la propria struttura ha ricevuto โoffese e minacce gravissimeโ, โstalkingโ tanto da aver โistituito un costoso servizio di vigilanza per difendere lโincolumitร dei propri dipendentiโ. Inoltre, che ha effettuato โcontrolli esterni e nelle frazioniโ senza che riusciamo a comprendere come siano avvenuti, a quale titolo, da chi siano effettuati. In ogni caso, continuando nella lettura, rileviamo che da essi โรจ emerso un malcostume diffuso, ovvero lโabitudine di alcuni scellerati di bruciare, anche di sera in ora tarda, sfalci, potature, plastiche e altro. Si coglie lโoccasione per ricordare che i fuochi liberi di sfalci, potature, cartoni e plastiche producono diossine, anidride carbonica e monossido di carbonioโ.
Ci sentiamo in dovere di dire ad Aisa Impianti e al suo principale socio, il Comune di Arezzo, che quanto riportato dovrebbe essere segnalato fin da subito agli organi competenti, in particolare laddove si palesino dei reati, piuttosto che diventare oggetto di una nota inviata alle redazioni. Invitiamo pertanto lโamministrazione comunale ad affrontare assieme allโazienda il tema della comunicazione esterna vista la delicatezza degli argomenti trattatiโ.