A proposito della campagna “Vacciniamoci” della Cgil

di Stefano Pezzola

Dimenticanza รจ sciagura, mentre memoria รจ riscatto“.

10 settembre 2021.
In quella data la Cgil promuove una campagna a favore della vaccinazione contro il Covid-19 che vede lo svolgimento di numerosissime assemblee nei luoghi di lavoro sul valore e sullโ€™utilitร  dei vaccini e dei Protocollo Covid-19.

Per la Cgil – come si legge nel materiale predisposto per la campagna nel settembre 2021 – il vaccino รจ uno strumento che salva se stessi e gli altri; una responsabilitร  sociale e collettiva e un diritto che deve essere garantito ai cittadini e alle cittadine di tutto il mondo.

Per queste ragioni, per sconfiggere la pandemia รจ necessaria secondo la Cgil una legge sullโ€™obbligo vaccinale; la piena applicazione dei protocolli Covid-19 nei luoghi di lavoro e  il potenziamento delle misure di tracciamento, gratuitร  dei tamponi se obbligatori, contenimento e sorveglianza sanitaria.

Vogliamo contribuire alla massima diffusione delle vaccinazioni tra le lavoratrici e i lavoratori. La nostra posizione รจ chiara: siamo a favore dell’obbligo vaccinale per tutte e per tutti, ma siamo convinti che ancora molto si possa fare per convincere con gli argomenti giusti chi ancora nutre dubbi sulla sicurezza e sulla opportunitร  dell’immunizzazione.

I dati sulla protezione che il vaccino garantisce sia dal contagio, che dai ricoveri e dai decessi sono inequivocabili“.

Nello Statuto della Confederazione Generale Italiana del Lavoro c’รจ scritto che “la Cgil basa i propri programmi sui principi della Costituzione della Repubblica“.

Sono passati circa 8 mesi dalla Campagna Vacciniamoci e poichรฉ credo che “quelli che non cambiano mai la propria opinione, amano se stessi piรน della veritร ” mi piacerebbe conoscere il punto di vista della Confederazione Generale Italiana del Lavoro oggi, alla luce dei tantissimi studi clinici e biostatistici pubblicati su riviste scientifiche e dei dati forniti dall’Istituto Superiore di Sanitร .

E mi piacerebbe ricordare alla Cgil che lโ€™articolo 32 della Costituzione tutela lโ€™interesse alla salute della collettivitร .

Perchรฉ รจ vero, viviamo in un gruppo sociale.
Siamo dunque responsabili nei confronti della nostra societร , oltre che verso noi stessi.

La Carta costituzionale autorizza lโ€™adozione di trattamenti sanitari obbligatori, ma a tre condizioni.

– In primo luogo, serve una legge, non basta un decreto nรฉ tantomeno un dpcm.
– In secondo luogo, la misura devโ€™essere proporzionata rispetto alle circostanze, al quadro dei contagi.

E questa condizione chiama in causa il ruolo della scienza, la cui voce va ascoltata, benchรฉ in uno Stato democratico va ricordato che non spetta alla scienza lโ€™ultima parola.
– In terzo luogo, lโ€™obbligo รจ legittimo se appare ragionevole, non discriminatorio.

In altre parole se la legge obbligasse tutti gli iscritti alla Cgil a vaccinarsi, difficilmente supererebbe il vaglio di costituzionalitร  della Consulta, anche se lassรน nessun giudice รจ probabilmente iscritto alla Cgil.

Mi piacerebbe conoscere l’opinione della Cgil anche sul Super Green Pass, reso obbligatorio fino a pochi giorni fa per accedere ai mezzi di trasporto, agli eventi sportivi o culturali, alle piscine e a varie altre attivitร , financhรจ per accedere al proprio posto di lavoro.

Cgil promuove la campagna a favore della vaccinazione Covid-19
Cgil promuove la campagna a favore della vaccinazione Covid-19

Insomma, una tenaglia, stretta lentamente per soffocare gli italiani ed per abituarli a restrizioni sempre piรน pressanti.
L’Italia si cura con il lavoro” era lo slogan della Cgil nel 2021.
Ed oggi?
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