Si conclude  domenica 29 settembre la nona edizione del Festival dello Spettatore

Si conclude  domenica 29 settembre la nona edizione del Festival dello Spettatore, ideato e promosso dalla Rete Teatrale Aretina con il sostegno e il patrocinio della Regione Toscana e del Comune di Arezzo.

C’è ancora tempo per partecipare, in piazza San Jacopo, spettacolo per 7 spettatori a Officina oceanografica sentimentale della compagnia Samovar, intreccio artistico di clownerie musicale, teatro comico-poetico e marchingegni. Scritto diretto e interpretato da Luca Salata, Officina oceanografica sentimentale è uno spettacolo intimo, formato da spatole, rotelle e onde per 7 viaggiatori, ospitati nella roulotteatro.

Alle 10, presso la Libera Accademia del Teatro, Druga Andrea Franchi e Filippo Brilli metteranno in scena Suoni e Mondi. Viaggio alle origini del rapporto fra suoni, musica, cultura e uomo. Nella prima parte l’antropologo e musicista Filippo Brilli accompagnerà il pubblico in un percorso nell’antropologia della musica, alla ricerca del rapporto fra natura, suono e uomo dalla preistoria fino ai giorni nostri.

Nella seconda parte Druga e Filippo Brilli condurranno gli spettatori nel mondo sonoro adatto ad abbandonare il corpo, guidati e avvolti da sonorità ancestrali, etno world, ambient e sospese. È consigliabile portare un cuscino, un tappetino, una coperta e dell’acqua.

Primo appuntamento del pomeriggio, alle ore 17, presso il Teatro Petrarca, lo spettacolo Down, del Collettivo Clochart, presentato in  collaborazione con Fondazione Toscana Spettacolo Onlus.

Con la regia e la drammaturgia di Michele Comite che lo interpreta assieme a Giorgia Benassi e Stefania Favero, lo spettacolo, adatto a un pubblico dai 10 anni,  narra della paura di una madre di mettere al mondo una figlia con la sindrome di down, e del coraggio di una figlia di affrontare le paure a cui la vita la sottopone.

Down non è solo una storia di paura e coraggio ma è anche una storia d’amore, fatta di pazienza e di ascolto dove la bellezza giace nelle carezze e nei silenzi. Lo spettatore si troverà dentro le mura di una casa, forse di molte case, dove al suo interno si celano le nostre fragilità e vederle, forse, ci può aiutare a trovare il coraggio di prendersene cura, senza giudizi e rifiuto alcuno.

Conclude il festival, presso il Centro di Aggregazione Sociale Tortaia alle ore 18,30, in collaborazione con Arezzo Casa SpA, Not’ Rò Munn (Note dal Mondo) con Madoka Funatsu e Giovanni Conversano.


Il duo presenta un repertorio basato sulle proprie esperienze, attraverso ricerche sulle tradizioni musicali del mondo, proponendo brani originali e arrangiamenti “intrecciati” che spaziano dall’afro-etno-folk alle canzoni napoletane, jazz, world-mediterraneo, tango, pop.

Uff. Stampa Festival dello Spettatore

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