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Si è concluso Kilowatt Festival 2023

Si è conclusa domenica 23 luglio la XXI° edizione di Kilowatt Festival, promosso dall’associazione CapoTrave/Kilowatt diretta da Lucia Franchi e Luca Ricci, realizzato in collaborazione con il Comune di Sansepolcro (Ar) e il Comune di Cortona (Ar), con il sostegno dell’Unione Europea, del Ministero della Cultura, della Regione Toscana, il contributo della Fondazione Ente Cassa Di Risparmio di Firenze e dell’Otto per Mille alla Chiesa Valdese e di numerosi sponsor locali, è un festival multidisciplinare di teatro, danza, circo, musica che negli anni è diventato un luogo stabile di confronto e di sperimentazione a livello internazionale. 

Il programma del festival multidisciplinare di teatro, danza, circo, musica,  diventato negli anni un luogo stabile di confronto e di sperimentazione a livello internazionale, ha proposto dall’11 al 15 luglio a Sansepolcro, sede storica della manifestazione, e dal 19 al 23 luglio a Cortona, un cartellone composto 64 spettacoli di teatro, danza, circo, musica con 15 tra anteprime, prime assolute e prime nazionali, 21 eventi extra-teatrali, tra cui dj-set, incontri e convegni, 

“Di nuovo, per il secondo anno, la formula del doppio festival, metà a Sansepolcro e metà a Cortona, è stata un successo. Entrambe le città hanno dialogato con il festival in modo creativo, aprendo spazi di spettacolo inediti, reagendo con passione alle proposte artistiche, soprattutto a quelle più ardite e sorprendenti, affollando di pubblico i vari appuntamenti – afferma Luca Ricci, che continua: – La presenza di 12.000 spettatori dà la misura di un successo gigantesco per un festival che non cede di un passo rispetto alle semplificazioni commerciali, ma persegue con coerenza un cammino di ricerca e innovazione delle arti della scena. In questo, i quasi 300 artisti presenti al festival ci hanno offerto visioni e ci hanno aperto scenari che ancora generano echi in tutti quelli che hanno preso parte alle loro creazioni. A loro va un immenso grazie per il valore delle loro sperimentazioni.”

Aggiunge Lucia Franchi: Oltre agli spettacoli, il festival ha prodotto pensiero, a partire dalla ricchissima tre giorni sul teatro in digitale, fino all’incontro denso di emotività delle attrici che hanno festeggiato il padrino di questa edizione, il regista Antonio Latella, passando per la giornata dedicata al debutto della nuova opera di Roger Bernat, incluso l’incontro della rete Risonanze sul giovane teatro under 30, senza tralasciare i 5 dialoghi mattutini tra Visionari e compagnie dove si sono promossi scambi di esperienze in un clima di reciproco ascolto (grazie Visionari, sempre: senza di voi il festival non sarebbe lo stesso). Il festival è stato anche dj-set molto affollati, ristoranti che hanno offerto cibo a km. 0, è stato attenzione alla sostenibilità ambientale, è stato interesse verso l’economia civile con la Piazza dei Beni Comuni. Non si sarebbe potuto fare un festival così ricco e articolato senza una squadra di oltre 40 volontari dalle straordinarie capacità risolutive. I tantissimi giornalisti e operatori nazionali e internazionali presenti ci hanno arricchiti di sguardi inediti e profondi. Grazie agli enti pubblici e privati che hanno investito in noi, alle associazioni e ai cittadini che ci hanno offerto la loro collaborazione. Un festival è un cammino lungo un anno, non è cosa che si prepara in due o tre mesi, e lo staff che segue il progetto passo passo è stato all’altezza della complessità dell’evento ed è il patrimonio principale che ogni anno ci portiamo in eredità da un’edizione del festival a quella seguente.”

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