Sicuri in montagna con il Soccorso Alpino

Domenica 19 gennaio ai Fangacci simulazioni di interventi. Su neve e tecniche di autosoccorso per gli escursionisti

Sicuri in montagna, sempre. Questo lโ€™obiettivo del Sast, il Corpo nazionale del soccorso alpino e speleologico toscano del Cai che da venticinque anni, oltre a intervenire per salvare o cercare persone disperse, si impegna a promuovere la cultura della montagna facendo prevenzione e dando le corrette informazioni su come ci si approccia allโ€™escursionismo. Questa volta le โ€˜lezioniโ€™ di sicurezza si concentreranno sulla montagna dโ€™inverno in vista di uscite di ciaspolatori, scialpinisti o semplici camminatori.

Domenica 19 gennaio dalle 9,30 alle 13 la Delegazione appenninica del Sast insieme alla stazione Monte Falco del Saer (Emilia Romagna) e alle sezioni del Cai di Arezzo e di Stia allestiranno un presidio in localitร  Fangacci, a quota 1500 metri, al confine dei comuni di Pratovecchio Stia e di Santa Sofia. In base all’innevamento verranno applicate tecniche di soccorso e autosoccorso con lโ€™utilizzo dellโ€™Arva con pala e sonda. Una seconda postazione con automezzi e tenda sarร  organizzato nel parcheggio auto vicino alla pista da sci di fondo e dei sentieri.

Se le condizioni di meteo e neve lo renderanno possibile, i soccorritori simuleranno il recupero di un escursionista ferito, la sua geolocalizzazione, la stabilizzazione, il trasporto in barella. E verrร  mostrata lโ€™attrezzatura necessaria per una escursione sulla neve. โ€œLa montagna va sempre affrontata con consapevolezza e in sicurezza – sottolinea Stefano Rinaldelli presidente regionale Sast – invece stiamo rilevando che in molti si mettono in cammino con leggerezza senza valutare le conseguenze, magari seguendo i social dove tutto sembra facile. Ci sono regole basilari da seguire, come verificare il meteo e la temperatura, infatti la pioggia o un improvviso abbassamento termico possono diventare un alto fattore di rischio. Importante lโ€™attrezzatura e lโ€™abbigliamento, le scarpe adatte e lโ€™uso dei bastoncini, la preparazione fisica, la conoscenza del percorso, la sua lunghezza e soprattutto il dislivello. Consigliamo a tutti di scaricare lโ€™app del Cai GeoResQ che traccia lโ€™escursionista e in caso di soccorso e ne indica la posizione, e lโ€™app Sms Locator che individua da dove รจ partita la chiamataโ€. 

Domenica, dunque, lโ€™obiettivo รจ la neve con tecniche di soccorso antivalanghe. Fondamentale in questo caso lโ€™uso dellโ€™Arva, un dispositivo elettronico che permette di individuare eventuali sepolti da valanga attraverso un segnale radio acustico. Seguendo il segnale si utilizzano le sonde per individuare la posizione esatta e la profonditร  della persona che verrร  salvata scavando con la pala. Tutto, dicono i soccorritori, deve essere fatto in tempi rapidissimi, massimo in 18 minuti, dopo di che cala drasticamente la probabilitร  di sopravvivenza. Da ricordare che dal 1 gennaio 2022 รจ obbligatorio avere Arva, sonde e pala nelle attivitร  escursionistiche invernali, ciaspolate comprese, in condizioni di pericolo valanghe, non escluse nel nostro Appennino.

Domenica i volontari del soccorso alpino toscano ed emiliano del Cai forniranno dunque una opportunitร  preziosa per vedere come lavorano le squadre e per imparare a frequentare la montagna con meno rischi possibili. โ€œPer noi tutte le vite hanno valore assoluto. Eโ€™ questo il nostro compito. Ma aiutateci ad aiutarvi rendendo accessibile la geolocalizzazione e chiamando sempre il 112โ€ conclude Rinaldelli. La prevenzione come fatto culturale, per istruire il neofita e per rinfrescare le idee a chi, a volte spavaldamente, crede di sapere giร  tutto.

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