S’intitola Rich Men North of Richmond ed è in vetta alla Billboard Hot 100

Non voglio suonare negli stadi, non voglio essere sotto i riflettori.
Ho scritto la musica che ho scritto perché soffrivo di depressione.
Queste canzoni sono entrate in contatto con milioni di persone a un livello così profondo forse perché sono cantate da qualcuno che sente le parole nel momento stesso in cui vengono cantate.
Nessun filtro, nessun agente, nessuna stronzata.
Solo un idiota come me e la sua chitarra.
Lo stile musicale da cui non avremmo mai dovuto allontanarci fin dall’inizio“.

Così scrive Oliver Anthony sulla sua pagina X parlando della sua canzone Rich men north of Richmond diventata virale su tutti i social.

Odio il modo in cui Internet – aggiunge Oliver – ci ha diviso tutti. Internet è un parassita che infetta le menti degli esseri umani e si fa strada dentro di loro. Ore sprecate, obiettivi dimenticati, persone care sedute insieme a casa distratte tutto il giorno dalla tecnologia creata dalle mani di altre povere anime nelle fabbriche sfruttatrici in una terra straniera. Quando è abbastanza, abbastanza? Quando combatteremo di nuovo per ciò che è giusto?“.

Nella prima strofa della canzone Oliver canta:
“Ho venduto la mia anima,
lavoro tutto il giorno,
ore di straordinario,
per una paga di merda.
Posso sedermi qui fuori,
e sprecare la mia vita,
trascinarmi a casa,
per affogare i miei problemi.
E’ davvero un peccato,
a che cosa è arrivato il mondo”.

Per poi urlare nel ritornello:
“Questi uomini ricchi a nord di Richmond,
Signori, li conosciamo tutti,
Vogliono solo avere il controllo totale,
Vogliono sapere che cosa ne pensi,
Vogliono sapere che cosa fai,
E non pensano che tu lo sappia,
Ma Tu lo sai,
Perché i tuoi dollari non valgono niente,
E sarai tassato all’infinito,
Per colpa degli uomini ricchi a nord di Richmond“.

Ascolta la canzone

 

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