di Stefano Pezzola
Vi ricordate la storia della tecnologia innovativa con cui era stato prodotto il vaccino anti Covid che richiedeva che le dosi fossero conservate a –70 gradi perchè l’mRna tende a degradarsi velocemente, essendo altamente instabile a causa della quantità di enzimi che contiene e alle reazioni chimiche che causano?
Dimenticatela.
In Italia nel mese di settembre la validità delle dosi di Comirnaty prodotto da Pfizer BioNTech con scadenza marzo 2022 è stata prorogata al giugno 2022, ovvero prolungata di tre mesi.
Al momento non si sa se verrà concessa una ulteriore proroga ma c’è da scommetterci.
E vi ricordate i proclami sulla necessità di mantenere la catena del freddo con l’acquisto di migliaia di congelatori e la pagliacciata dei furgoni per la consegna dei farmaci mRNA scortati dalle forse dell’ordine in pompa magna?
Intanto concentriamoci sull’estensione della durata di stabilità di questi farmaci, con buona pace di tutte le indicazioni fornite all’inizio della campagna vaccinale di massa dal produttore.