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Spiati i conti correnti della premier Meloni, di sua sorella Arianna e di altre migliaia di persone

Arianna e Giorgia Meloni

“Dacci oggi il nostro dossieraggio quotidiano”.

La premier Giorgia Meloni, sui social, ricorre all’ironia per commentare l’inchiesta della Procura della Repubblica di Bari sulle presunte violazioni dei conti correnti di esponenti di Governo e magistrati.
Lo scoop è del quotidiano Domani, che fornisce i dettagli degli “oltre 6mila accessi, tutti abusivi”, di un funzionario di Intesa San Paolo, licenziato ad agosto e adesso sotto inchiesta.

Tante le personalità ‘spiate’, non tutte appartenenti al mondo politico e della giustizia, ci sono anche imprenditori, sportivi, militari. Tra i nomi di spicco: la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, sua sorella Arianna, l’ex compagno della premier Andrea Giambruno, i ministri Daniela Santanché Guido Crosetto. Ma anche Ignazio La RussaRaffaele FittoMichele Emiliano Luca Zaia, il procuratore nazionale antimafia Giovanni Melillo.

Una mole di accessi che il quotidiano di De Benedetti giudica “enorme”.

LE REAZIONI

Una bomba giornalistica deflagrata in mattinata e che sta producendo già i suoi effetti sulla giornata politica, con i commenti che arrivano a raffica soprattutto da esponenti della maggioranza.

Il vice capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera dei deputati, Augusta Montaruli: “Sconvolge ma purtroppo non stupisce la nuova inchiesta portata alla luce dal quotidiano Domani dalla quale emerge che i conti correnti del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, di ministri, magistrati e imprenditori, venivano spiati da un dipendente di banca infedele. Si parla di oltre seimila operazioni non autorizzate e in violazione della privacy che interessano i ministri Daniela Santanchè e Guido Crosetto, il presidente del Senato, Ignazio La Russa, il vicepresidente esecutivo della Commissione europea Raffaele Fitto e molti altri. L’auspicio è che la magistratura faccia presto chiarezza sull’accaduto per stabilire se ci troviamo di fronte a uno scandalo di portata maggiore, che si aggiunge all’inchiesta di Perugia sul dossieraggio ancora aperta e tutta da verificare”.

Il vicecapogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera dei deputati, Elisabetta Gardini: “Prosegue la telenovela a colpi di delazioni ai danni di politici, per la maggior parte di centrodestra. Stavolta, oggetto delle incursioni telematiche dei guardoni, sono i conti correnti di Giorgia e Arianna Meloni oltre a quelli dei ministri La Russa e Crosetto e di altre personalità istituzionali, attraverso accessi abusivi. Non c’è giorno che passi senza che qualcuno provi a infiltrarsi nelle vite private di esponenti politici, quasi sempre appartenenti allo schieramento della maggioranza di governo. La sicurezza informatica è un campo che necessita di un maggiore controllo per assicurare la più efficace prevenzione e scongiurare eventuali scambi illeciti di informazioni. È necessario che le autorità garantiscano la massima trasparenza per porre fine a queste squallide soap opera spiate dal buco della serratura”.

Fonte
Agenzia DIRE
www.dire.it

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