I militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Arezzo, nell’ambito dei servizi tesi a tutelare i cittadini, in particolare i più vulnerabili, da episodi di criminalità comune, hanno arrestato un uomo accusato di aver rapinato il portafoglio di un anziano. L’episodio è avvenuto nella mattinata di giovedì, all’esterno dell’Ospedale Civile di Arezzo.
L’anziano, un uomo di 72 anni, che si trovava con la propria moglie, stava passeggiando nei pressi del parcheggio coperto di via Laschi, quando è stato avvicinato dal rapinatore. Repentinamente e alle spalle, il malvivente ha spinto l’anziano e, dopo averlo malmenato, gli ha sottratto il portafoglio dalla tasca. La donna e l’uomo, seppur sotto shock, hanno immediatamente chiesto aiuto ai passanti, che hanno prontamente allertato le forze dell’ordine.
La centrale operativa ha inviato sul posto diverse pattuglie, che hanno avviato le ricerche del sospetto. Grazie alle precise descrizioni fornite dalle vittime i carabinieri del Radiomobile sono riusciti a individuare l’autore della rapina nel giro di pochi minuti.
L’uomo sospettato, straniero irregolare, già noto alle forze dell’ordine per precedenti reati contro il patrimonio e stupefacenti, è stato individuato in via Masaccio, all’ingresso del Parco Pionta. Durante le fasi di identificazione, l’uomo, dapprima, tentava la fuga a piedi, una volta raggiunto dai militari, che lo hanno rincorso, opponeva resistenza alle fasi di arresto.
L’arrestato, che già si era disfatto della refurtiva, è stato condotto in caserma per gli accertamenti del caso e successivamente, su disposizione dell’A.G. aretina, è stato trasferito presso il carcere di Arezzo, in attesa dell’udienza di convalida.
Dovrà rispondere del reato di rapina aggravata e resistenza a un pubblico ufficiale.
La vittima, sebbene ancora scossa dall’accaduto, non ha riportato ferite fisiche ed è stata confortata dai militari e nell’occasione, i due coniugi, hanno espresso sentimenti di stima e apprezzamento per l’operato tempestivo e coordinato dei militari che ha permesso di risolvere rapidamente un caso che avrebbe potuto avere conseguenze ben più gravi.
L’indagine prosegue per accertare se l’arrestato possa essere coinvolto in altri episodi simili avvenuti recentemente nella zona.
Ciò si riferisce nel rispetto dei diritti delle persone indagate, da ritenersi presunte innocenti in considerazione dell’attuale fase del procedimento – indagini preliminari – fino ad un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile, ed al fine di assicurare il diritto di cronaca costituzionalmente garantito.
Fonte: Comando Provinciale Carabinieri di Arezzo