E’ evidente che è una buona notizia che ha visto l’impegno di tutti nel mettere al centro questa priorità. Un risultato che premia la tenacia del territorio, in primis del Comune, l’impegno della Regione e dei nostri consiglieri regionali nella richiesta e del governo nel via libera a questo investimento.
Detto ciò però, eviterei di definirla una grande vittoria perché è solo un risarcimento. L’Hospice infatti ad Arezzo c’era, poi si è incredibilmente deciso di “sopprimerlo” e dopo le barricate educate ma ferme di tutta la comunità aretina oggi l’Hospice torna.
Bene ma non benissimo, anzi direi malino, perché, in sostanza, le risorse pubbliche hanno pagato due Hospice per Arezzo nel giro di nemmeno dieci anni: uno è stato fatto “sparire”, il secondo è ricomparso. Per Arezzo è un tardivo risarcimento che dimostra un modo di gestire le risorse in sanità poco accorto”.