Temperature bollenti nelle sedi Asl: la Fp annuncia che tra poco sarà bollente anche la temperatura sindacale

La Fp Cgil ha scritto una lettera ai vertici della Asl Tse. Argomento: le condizioni di lavoro, in rapporto al microclima dei locali, negli uffici. Risposta: nessuna

La Fp Cgil ha scritto una lettera ai vertici della Asl Tse. Argomento: le condizioni di lavoro, in rapporto al microclima dei locali, negli uffici. Risposta: nessuna.

“Il problema lo abbiamo sollecitato da tempo, ben prima del caldo di questi giorni ma l’azienda non ha fatto nulla – ricorda Gabriella Petteruti, responsabile sanità della Fp. Alcuni esempi. Distretto Valtiberina: non c’è climatizzazione e non sono stati forniti apparecchi portatili neanche per gli ambulatori in cui arriva l’utenza. Le temperature anche oggi hanno raggiunto in alcune stanze i 34°C. Arezzo, Campo di  Marte, sede del Dipartimento della prevenzione: l’impianto di condizionamento dell’aria viene spento alle ore 18, malgrado la presenza di personale fino alle ore 20. Non solo. Da mesi chiediamo che venga installato un distributore di bevande fresche, ma a queste richieste non è stata mai data risposta, nonostante le sollecitazioni. Ospedale di Bibbiena: utenti, operatrici ed operatori condividono un disagio inaccettabile, già segnalato nei giorni scorsi. I pochi condizionatori portatili forniti non riescono a far scendere la temperatura sotto i 30°C”.

Secondo la Fp Cgil, a questa situazione, assolutamente prevedibile e quindi evitabile, deve essere messa fine. “In attesa di interventi risolutivi, si chiede di mettere immediatamente in sicurezza le lavoratrici e i lavoratori delle sedi aziendali prive di climatizzazione, così come previsto dalle linee d’indirizzo sugli effetti da calore e allegate a due ordinanze regionali. Si chiede, in particolare: l’installazione di apparecchi anche portatili per il raffrescamento, il ricorso a schermi o pellicole da applicare alle superfici vetrate, che riflettono la radiazione infrarossa, riducendo il calore radiante irradiato da finestre e vetrate riscaldate dalla radiazione solare; la fornitura di acqua fresca a personale ed utenza; lo svolgimento da remoto di tutte le attività possibili; la valutazione delle condizioni di salute dei soggetti più fragili”.

La conclusione della Fp Cgil è chiara: se non si abbasserà la temperatura negli uffici, quella sindacale diventerà bollente.

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