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Tensione al corteo di Milano del 25 aprile: “Assassini”. Contestata Brigata ebraica

Attimi di tensione, che comunque non sono andati oltre qualche insulto verbale, quelli intercorsi durante il corteo del 25 aprile milanese tra i militanti pro-Palestina e la Brigata Ebraica, al passaggio dello striscione di quest’ultima. Da una parte ‘Fuori Hamas da Gaza‘, dall’altra ‘Assassini‘, le urla sono state parecchie ma fortunatamente, anche grazie a un cordone formato da agenti di polizia con l’aiuto dei City Angels milanesi, il diverbio non è sfociato in violenza.

Ci sono stati poi, successivamente, alcuni momenti di tensione durante il comizio conclusivo del corteo del 25 aprile in piazza Duomo: alcuni militanti pro Palestina hanno infatti cercato di superare le transenne sotto il palco e sono stati fatti arretrare dalla Polizia.

DA PRO-PALESTINA CORO CONTRO SALA, SINDACO MILANO: “FASCISMO GRAVE MACCHIA

Qualche momento di tensione anche nel corso della conclusione del corteo milanese in piazza Duomo. Alcuni attivisti palestinesi hanno infatti contestato il sindaco nel corso del proprio intervento. Qualcuno ha intonato un ‘Sala sionista sei il primo terrorista’. Ad ogni modo, il sindaco ha voluto rimarcare come il fascismo sia stato “fino dall’origine un crimine prima ancora che una sciagura, diventata poi la più grande tragedia vissuta dall’umanità nella sua alleanza con il nazismo. Ma perché una parte del governo non ha mai voluto chiarire questo equivoco di fondo?”, si domanda. D’altronde, “una professione di antifascismo non è così difficile da pronunciare è l’abc della democrazia. Invece sempre e solo silenzio imbarazzato e imbarazzante”.

SCURATI LEGGE DAL PALCO IL MONOLOGO CENSURATO

Lo scrittore Antonio Scurati ha letto il monologo ‘censurato’ in Rai dal palco di piazza Duomo, dove si è concluso il corteo meneghino per celebrare il 25 aprile. Scurati, salito sul palco con un garofano rosso, ha concluso il suo intervento con un abbraccio alla segretaria del Pd Elly Schlein.

SCHLEIN: NON È MAI DIVISIVO, È FESTA IN CUI TUTTI SI POSSONO RICONOSCERE

Alla partenza del corteo, la segretaria del Pd, Elly Schlein aveva dichiarato: “Il 25 aprile non è mai divisivo per definizione perché è la festa della Liberazione, è la festa che ricorda la Resistenza che ci ha liberato dal nazifascismo e ha posto le basi della nostra democrazia per scrivere la nostra Costituzione in cui tutte e tutti si possono e si devono riconoscere”. Poi: “Il Pd è qui per ricordare la Resistenza e quindi non ha mai trovato motivi di divisione su questo. Si cerchino altrove quelli che si dividono per il 25 aprile, sono loro che si sbagliano. Non accetteremo alcun tentativo di riscrivere la nostra storia comune“, ha aggiunto la segretaria Dem.

Fonte
Agenzia DIRE
www.dire.it

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