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Terza Commissione Sanità e Politiche Sociali oggi in visita in Valtiberina e Casentino

Criticità, punti di forza, aree da migliorare e innovazioni. Sono questi gli elementi al centro della visita della III Commissione Sanità e politiche sociali, oggi, nei due ospedali della Valtiberina e del Casentino. La commissione, presieduta da Enrico Sostegni, ha fatto visita all’ospedale di Sansepolcro al mattino per spostarsi nel pomeriggio in quello di Bibbiena.

La prima delle visite è stata all’ospedale della Valtiberina dove la Commissione ha visitato l’ospedale di Comunità, il Poliambulatorio che sarà presto sede della prossima Casa della Comunità, il pronto soccorso e la Chirurgia Generale. La seconda tappa della visita nel pomeriggio in Casentino dove la Terza Commissione ha visitato il pronto soccorso di Bibbiena, la Degenza Chirurgica e Medica dell’ospedale.

«Questa visita – dichiara Antonio D’Urso, Direttore Generale Asl Tse – rappresenta una tappa importante per evidenziare quanto fatto finora e quanto ancora da fare per garantire servizi e prestazioni negli ospedali del territorio, soprattutto quelli periferici che si trovano a servire un’area con una popolazione tutt’altro che esigua e quindi non meno importanti degli altri. Fondamentale è, quindi, ripensare ad interventi che rafforzino questi ospedali così che possano essere attrattivi per i medici e gli operatori sanitari in modo da garantire quei servizi e la continuità assistenziale necessaria per quei pazienti che vengono dimessi dalla degenza ospedaliera. Abbiamo bisogno di una politica che ci aiuti. La visita della Commissione Sanità è un momento importante per fare il punto sulle necessità dei territori. A loro va il mio ringraziamento per essere qui oggi».

Il Direttore Generale ha poi focalizzato l’attenzione sulle aggressioni agli operatori sanitari, tema sensibile su cui la Commissione dedichera a giorni un’audizione.

«La nostra Azienda – prosegue D’Urso – ha promosso un approccio basato su tre livelli. Il primo è il supporto psicologico offerto attraverso la Uosd Benessere organizzativo ed il CUG (Comitato Unico di Garanzia). Il secondo si basa su azioni preventive quali vigilanza privata, videosorveglianza, azioni formative, modifiche nell’organizzazione del lavoro e il terzo nel percorso legale conseguente all’aggressione».

«Su quest’ultimo punto – prosegue il Direttore Generale – la nostra Asl, tra le prime in Italia, ha adottato una procedura per supportare le persone vittime di violenza e far sì che la persona non si senta sola in particolare di fronte a questi reati».

Al centro della visita della Commissione anche i tempi di attesa per le prestazioni che, nonostante la carenza di personale sia negli ospedali che nella Zona distretto, e di medici di medicina generale e pediatri di libera scelta, rispettano i tempi previsti dalla Regione Toscana. Dati positivi che emergono dal confronto fra numero di prescrizioni, prenotazioni e prestazioni.

Gli ospedali sono, inoltre, al centro di interventi di adeguamento antismismico e anticendio e di interventi di riqualificazione energetica miranti a garantire performance migliori a fronte di una riduzione dei costi, necessaria ad impiegare le risorse in settori più direttamente legati all’erogazione di prestazioni e servizi.

«Per noi è fondamentale conoscere le realtà toccandola con mano, confrontandoci con i professionisti – dichiara Enrico Sostegni Presidente III Commissione Regionale Sanità e politiche sociali -. Per questo ho scelto con la Commissione di sviluppare questo impegnativo giro dei dei territori di tutta la Toscana. Qui, in particolare, ci troviamo in una delle aree più rappresentative di quelle che definiamo aree interne, da quì possiamo costruire il paradigma di una nuova sanità capace di rispondere in modo efficace ai bisogni dei cittadini, anche i più fragili, quelli che vivono nelle aree più periferiche. Qui dove più forte e sentita è la carenza di professionisti. Abbiamo visto una capacità di rispondere in tempi adeguati ai bisogni di salute, attraverso nuove soluzioni che mettono in rete i professionisti di tutta l’Azienda. Ma abbiamo anche visto come grazie alla rete tecnologica, oggi lanciata tramite il teleconsulto pediatrico con il Mayer si possono trovare risposte a problemi che sembravano solo pochi anni fa irrisolvibili. E qui, con i Sindaci e le Associazioni si sperimenta come fare salute oltre che sanità insieme, grazie alla capacità di cooperare integrando bisogni sociali e sanitari».

Il direttore Generale ha sottolineato come in queste due aree ci siano due criticità: quella delle zone disagiate e quella legata ai piccoli ospedali che si riversa sul numero dei professionisti.

«La loro assunzione non è questione di bilancio – puntualizza D’Urso -: si assumerebbero se li trovassimo. Nell’ospedale della Valtiberina e del Casentino la famiglia dei medici stenta ad esserci nonostante il livello di comfort delle due strutture sia elevato».
«Gli ospedali di Bibbiena e Sansepolcro, infatti, hanno i fondamentali – assicura D’Urso – e cioè medicina, chirurgia e le specialistiche. Questi non sono ospedali in chiusura come dimostrano i numeri».

Ad illustrare l’attività del territorio, criticità, punti di forza e progetti è stato il dr Giampiero Luatti, direttore della Zona Distretto Valtiberina mentre per il Casentino a farlo è stata Antonella Secco, direttrice Zona Distretto. Il focus sugli ospedali di Sansepolcro e di Bibbiena è stato fatto dal dr. Alessio Cappetti della direzione di presidio ospedaliero.

 

VALTIBERINA

L’Ospedale della Valtiberina insiste su un territorio di circa 28.000 abitanti, suddiviso in 6 comuni. L’ospedale ha un pronto soccorso che nel 2022 ha effettuato circa 11.600 accessi.
L’attività chirurgica rappresenta il principale punto di forza dell’ospedale. Nel 2022 sono stati effettuati 1314 interventi in regime di ricovero, ottenendo il risultato migliore fra gli ospedali di base del Presidio, con 281 interventi in più rispetto al 2019 (nessun ospedale aziendale ha registrato un simile incremento).

I progetti

L’ospedale di Sansepolcro sarà a breve la sede specializzata per attività chirugiche con l’implementazione di interventi di urologia in week surgery e di chirurgia vascolare in Day Surgery e ambulatoriale. Sarà inoltre, ulteriormente, sviluppata la rete di Day Surgery di Chirurgia Generale per la chirurgia di parete.

Sono, inoltre, in corso lavori di adeguamento del Pronto Soccorso (DL 34/2005) con la separazione dei percorsi per i pazienti infetti e contagiosi. I lavori termineranno entro l’estate. Fra i progetti, da finanziare con fondi PNRR, il consolidamento antisismico e la realizzazione della Casa di Comunità nell’attuale sede del poliambulatorio. L’inizio dei lavori è previsto il 1 ottobre e la conclusione entro dicembre 2024.

E’ stata, inoltre, potenziata la Rete Geriatrica con ambulatori in tutti i Comuni della Valtiberina ed è stato attuato il progetto dell’infermiere di famiglia e il progetto IDEA per la gestione infermieristica delle patologie croniche.

I Progetti nella zona distretto

In linea con quanto previsto dal DM 77/2022, è prevista la realizzazione della Casa della Comunità hub presso l’edificio degli ambulatori specialistici dell’ospedale di Sansepolcro, e il ricollocamento della Riabilitazione funzionale al 2° piano dell’ospedale. L’inizio dei lavori è previsto per il 1 ottobre e il termine il 31 marzo 2025.

Fra i progetti anche l’introduzione della telemedicina e la digitalizzazione nei territori maggiormente disagiati per rispondere alle difficoltà di capillarizzazione dei servizi assistenziali.

Inoltre da sottolineare l’avvio, da pochi giorni, in Valtiberina e in Casentino del progetto sperimentale per le aree interne di Teleconsulto pediatrico. Attività che è stata presentata nel corso della visita della Commissione attraverso un collegamento con il direttore del servizio di Teleconsulto del Meyer di Firenze. Presente anche l’associazione “Cuore di bimbo” che ha accompagnato l’Azienda Sanitaria nella costruzione di questo progetto.

 

CASENTINO

L’Ospedale di Bibbiena è un punto di riferimento per un territorio di 35 mila abitanti suddiviso in 10 Comuni. La Medicina Interna è un punto di forza per i ricoveri di area medica dei residenti della zona con una gestione del percorso assistenziale dei pazienti nel post ricovero attraverso ambulatori dedicati. Altro punto di forza è l’attività chirurgica: per alcune linee di attività l’ospedale è un importante punto di supporto dell’intero Presidio Ospedaliero, in particolare per l’urologia in regime di week surgery. Inoltre è l’unico fra gli ospedali di base del Presidio ad offrire attività chirurgica strutturata di ginecologia.

L’ospedale è inserito nella rete degli stabilimenti di Presidio per garantire l’attività chirurgica in regime di Day e Week surgery, contribuendo a mantenere tempi di attesa congrui con le esigenze della popolazione di riferimento di tutto il presidio. Fra gli obiettivi sul presidio di Bibbiena c’è l’implementazione dell’urologia per interventi di week surgery e lo sviluppo della rete di Day Surgery di Chirurgia Generale.

A fronte della criticità relativa alla carenza di Pediatri di Libera Scelta, è stato attivato da febbraio 2023 un ambulatorio di “supporto pediatrico” presso il Presidio Ospedaliero del Casentino. Il progetto è stato prorogato fino al 31 dicembre 2023 o comunque fino al momento dell’inserimento dei pediatri individuati a seguito della pubblicazione delle zone carenti. Per le persone fragili è stato attivato il Servizio di Radiologia Domiciliare destinato a pazienti oncologici, disabili, non deambulanti, assistiti a domicilio o in struttura sanitaria assistenziale (RSA).

I Progetti nella zona distretto

Per quanto riguarda le progettualità, in attuazione del DM 77/2022 saranno riorganizzati i servizi territoriali con la realizzazione della Casa di Comunità Hub nell’area dello Stabilimento Ospedaliero di Bibbiena: l’apertura del cantiere è prevista per ottobre 2023.
Sono inoltre previsti interventi per l’ampliamento dei posti letto di Cure Intermedie.

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