Tony Effe a Carlo Conti: “Se mi togliete tutti i gioielli stasera sali tu a cantare”

Il trapper romano ha dovuto rispondere anche a chi gli ha chiesto conto del contenuto dei suoi testi, citando dei passaggi spinti

 Tony Effe, ospite della sala stampa allestita al PalaFiori, ha risposto alle polemiche di cui è stato protagonista dopo che ieri sera, subito prima dell’esibizione, gli è stata tolta la collana di Tiffany che indossava per “evitare pubblicità occulta”, come ha spiegato in mattinata la Rai. E poi in un story Instagram ha lanciato un messaggio diretto al conduttore del Festival: “Se stasera mi levano i gioielli sali tu a cantare”.

In conferenza era stato altrettanto chiaro: “L’abito è frutto del lavoro di mesi. Lo ha detto anche Mahmood oggi. Non si può arrivare sul palco e vedersi togliere qualcosa di dosso, quando fino a due minuti prima ti hanno detto che va tutto bene. Non sono arrabbiato, ma le regole devono valere per tutti. Prima di me qualcun altro era salito con degli accessori, ma non è stato fatto niente. Mi sono chiesto: perché a me invece sì?”.
Anche il suo discografico ha difeso la necessità che un rapper ha di esibirsi con la collana. “Le origini sono lontane nel tempo e affondano nell’hip hop. Non si può semplicemente dire di togliere gli accessori”.

I TESTI DELLE CANZONI

Il trapper romano ha dovuto rispondere anche a chi gli ha chiesto conto del contenuto dei suoi testi, citando dei passaggi spinti di alcuni brani cantanti in passato e al centro delle polemiche nei mesi scorsi. I giornalisti hanno sottolineato che, come artista, il cantante ha una responsabilità sociale.

Tony Effe ha replicato così alla stampa: “Vorrei far capire che sono un ragazzo. Anche a Capodanno per me è stato difficile, ho pianto… So che non posso mettere d’accordo tutti, ma ci resto male quando mi arrivano messaggi come ‘Chissà che pensa tua madre di te’. Posso capire che i testi non piacciono, ma decide il popolo. Se i ragazzini vanno in discoteca, ballano e si divertono, per me è un buon lavoro. Se questa roba piace, vuol dire che non sono l’unico scemo. Qui a Sanremo mi sento il meno artista di tutti, perché sento che ho tanta strada da fare, soprattutto nel canto. Ho lavorato tanto e sono arrivati dei risultati, ma qui mi sento l’ultimo tra 30 artisti. Credo che ogni persona, a prescindere che sia artista o no, ti possa lasciare qualcosa”. 

Prima di lasciare il PalaFiori, il cantante ha aggiunto: “A me piace il confronto”.

Fonte
Agenzia DIRE
www.dire.it

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