Torna l’appuntamento con la manifestazione “Il Mercatale special edition Tartufi d’Etruria”. Da giovedì 7 dicembre fino a domenica 10 dicembre con orario 9-19, sotto i portici di via Roma è in programma la Mostra Mercato del Tartufo aretino finalizzata alla promozione e alla valorizzazione del pregiato tubero fresco e trasformato. È la 19esima edizione organizzata da Confesercenti Arezzo insieme all’associazione Tartufai delle Valli Aretine, con il patrocinio del Comune di Arezzo e della Camera di Commercio di Arezzo- Siena.
“Le aziende presenti – sottolinea Lucio Gori per Confesercenti Arezzo – saranno dieci con gli stand dedicati al pregiato tubero. A farla da padrone saranno i tartufi di stagione, come il tuber magnatum Pico e gli altri “neri” e i loro prodotti trasformati tra cui risotti e polente. Non mancherà una selezione di operatori del Mercatale con mieli, marmellate e succhi di frutta, formaggi, salumi locali, farine e legumi”.
“Anche quest’anno – commenta Enzo Gori presidente dell’associazione Tartufai delle Valli Aretine – si potranno trovare ottimi tartufi freschi. La stagione di raccolta del tartufo è stata condizionata dalle diverse condizioni meteo che si sono avvicendate. Non abbiamo registrato raccolti importanti per il nero uncinato, mentre da fine novembre fino a fine febbraio avremo la raccolta del nero pregiato, che si preannuncia interessante. Per il bianco stiamo raccogliendo un buon prodotto sia per qualità che per quantità. È stata un’annata migliore di quelle passate, buona in quantità e in qualità. In Valtiberina Umbra si segnalano raccolti importanti”.
“L’associazione Tartufai delle valli Aretine – aggiunge il Presidente Enzo Gori – conta oltre 1.000 aderenti; le zone di maggior pregio dal lato della produzione sono chiaramente la valtiberina per il bianco, mentre lo scorzone o il tuberum estivum sono presenti in tutte le valli aretine con quantità diverse”.
Pregiato e dal profumo inconfondibile, il tartufo era già conosciuto e apprezzato in epoca antica.
“Il suo aroma unico – sottolinea Lucio Gori per la Confesercenti – non era, infatti, sfuggito agli chef etruschi che lo utilizzavano per arricchire i loro piatti. Il prelibato alimento veniva abbinato a diverse tipologie di carne e a uova di cui erano golosi. Un accostamento culinario che sembra anticipare le tendenze gastronomiche contemporanee”.
“Durante la quattro giorni da sottolineare – conclude Lucio Gori – come gli amanti del prezioso tubero potranno anche degustare in ogni momento della manifestazione alcune proposte culinarie con protagonista il pregiato e ricercato prodotto”.