Non sarebbe Natale senza il Toscana Gospel Festival che da 27 anni porta nella regione la più antica forma musicale popolare americana. Dal 15 al 28 dicembre saranno dodici concerti in tutta la Toscana per celebrare una delle figure più emblematiche del secolo scorso, simbolo della lotta per i diritti umani: Martin Luther King.
Fra le città toscane che, con coraggio e determinazione, scelgono ogni anno di dare spazio alla musica gospel dal vivo c’è anche San Giovanni Valdarno. Martedì 19 dicembre alle 21,15 il teatro cinema Masaccio, ospiterà The voices of victory, tappa sangiovannese della 27esima edizione del Toscana Gospel Festival. Un atteso e prestigioso concerto di Natale che il comune ha fortemente voluto fra le iniziative legate alle festività 2023.
“Siamo lieti di ospitare, ormai da diversi anni, uno degli appuntamenti del Toscana Gospel Festival, una delle manifestazioni più rinomate del gospel. Questo genere musicale, arrivato dagli Usa, è ormai a tal punto penetrato anche nella nostra cultura, da diventare un genere musicale imprescindibile di accompagnamento al Natale. E lo dimostra anche il fatto che saranno due gli appuntamenti dedicati al gospel a San Giovanni: il primo sarà domenica alle 17.30, in Pieve con il Saint Mary Gospel Choir, coro sangiovannese che ormai da molti anni con passione e autorevolezza si esibisce in tutta la Toscana e oltre. E il secondo, martedì 19 dicembre è uno dei più prestigiosi eventi di quest’anno del Toscana Gospel Festival e siamo orgogliosi di averlo nella nostra città”.
Perfect Harmony è un affare di famiglia: creato nel 1992 da Jennifer Ingram, con le talentuose figlie Nicole e Chrystal, viene completato da Christian Spirit Taylor, marito di Niki, in veste di pianista. Ispiratosi ai gruppi di cantanti femminili come le Clark Sisters, The Pace Sisters En Vogue, SWV, Mary Mary. Sul piano filosofico e religioso questo gruppo intende ricreare in musica la perfetta armonia che dovrebbe regnare quando ciascuno vive e si esprime in accordo alla sue capacità e nel rispetto delle caratteristiche dell’altro. Dopo aver condiviso il palco con celebrità del gospel e della musica rock pop, è stata l’apparizione al celebre programma televisivo Celebration of Gospel ad aver dato loro l’occasione di pubblicare il loro primo disco “The Next Level”, lavoro che è valso il premio al South Florida Gospel Music Awards come “best new gospel group of the year”, “best gospel trio” e “best new artist”.
Perfect Harmony, nel 2014, ha creato una formazione più grande, che include più voci e una sezione ritmica, dal nome The Voices of Victory.
Il costo del biglietto è di 13 euro per quello intero e 11 per il ridotto. La prevendita è disponibile alla Pro Loco di San Giovanni in piazza Cavour 3 ( telefono 055 9126268). Per acquisti on line è attivo il circuito Ticketone (https://www.ticketone.it/event/toscana-gospel-festival-teatro-masaccio-17981484/?fbclid=IwAR0euxPVLiXPymyQwrLART78fm7e7alphZrFFiu5w7rkVIScg8DjjcFydHI )
Per informazioni è possibile contattare le Officine della Cultura, in via Trasimeno ad Arezzo, ai numeri 057527961 e 3388431111.
Toscana Gospel Festival I have a dream
Ho davanti a me un sogno, che i miei quattro figli piccoli vivranno un giorno in una nazione nella quale non saranno giudicati per il colore della loro pelle, ma per le qualità del loro carattere […] quel giorno in cui tutti i figli di Dio, neri e bianchi, ebrei e gentili, cattolici e protestanti, sapranno unire le mani e cantare con le parole del vecchio spiritual: “Liberi finalmente, liberi finalmente”.
Reverendo Martin Luther King 28 agosto 1963 – Washington Marcia per il lavoro e la libertà
“Per celebrare l’edizione numero 27 del Toscana Gospel Festival – le parole di Andrea Laurenzi e Luca Baldini, direzione artistica del festival – abbiamo deciso di rendere omaggio a una delle personalità più importanti del Novecento, il reverendo Martin Luther King, che con la sua vita, le sue azioni e soprattutto le sue parole ha cambiato profondamente la concezione di libertà e diritti civili. Non potevamo non celebrare il suo indimenticabile discorso del 1963, quel “I Have a Dream” che trasmette ancora speranza e desiderio di giustizia. Questo anche in omaggio a ciò che la musica Gospel da sempre rappresenta: il desiderio di riscatto e libertà. Il festival ci ha permesso negli anni, di ascoltare 350 cori gospel per oltre tremila artisti, di visitare con la nostra carovana musicale decine di città della nostra regione e coinvolgere migliaia di persone.
Abbiamo attraversato gli anni del terrorismo, delle crisi finanziarie, della pandemia e stiamo vivendo in tempi di guerra e di violenza; tutto questo non ci ha fermato, ma ci ha reso più forti e determinati nel portare avanti la nostra proposta culturale, perché quello della musica gospel è un linguaggio universale che supera le barriere, unendo le persone in amicizia e solidarietà. Oggi il nostro entusiasmo è immutato e questo è soprattutto merito del pubblico e dell’incredibile energia delle band. Abbiamo un sogno: continuare a narrare la storia leggendaria del Gospel, che ha messo il suo seme nel lontano 1500, quando donne e uomini liberi africani si ritrovarono sbattuti in un continente lontano come schiavi. Cantare oggi quelle canzoni, con testi colmi di sofferenza e di gioia, non ha perso significato, anzi ne ha, paradossalmente, acquistato uno maggiore. Sognate con noi”.