AREZZO – Tre giornate di lezioni e laboratori di danza con la prima edizione dello stage Open CAB Winter. I sedici allievi della neonata compagnia di danza stabile CAB – Collettivo Arezzo Ballet vivranno una nuova occasione di formazione da mercoledì 27 a venerdì 29 dicembre, con l’opportunità di partecipare a incontri con alcuni grandi maestri del panorama nazionale. L’iniziativa, promossa dall’associazione culturale Progetti Per La Danza, è aperta alla partecipazione di danzatori e danzatrici a partire dagli undici anni di età e provenienti da scuole di ogni zona d’Italia che potranno sfruttare le festività natalizie come momento di crescita, confronto e perfezionamento nelle diverse discipline coreutiche.
L’Open CAB Winter sarà ospitato dalla sede della Figline Danza e proporrà un programma intensivo di lezioni tenute da Silvia Cuomo per la tecnica classica, Matteo Zamperin per il contemporaneo e Christian Carubelli per il modern. L’evento si inserisce nel percorso di formazione del Collettivo Arezzo Ballet che, diretto da Stefania Pace, riunisce ragazze e ragazzi selezionati nell’intera penisola con il duplice obiettivo di favorire una preparazione individuale per una futura professione nel mondo del ballo e una preparazione collettiva per la realizzazione di produzioni originali d’insieme in rappresentanza della città di Arezzo.
L’evento, dunque, andrà a fornire un’ulteriore occasione di incontro e scambio di esperienze finalizzata anche a gettare le basi per la partecipazione ad alcuni concorsi internazionali del 2024 tra cui il “Piero della Francesca” in calendario sabato 10 e domenica 11 febbraio al teatro Petrarca. «L’Open CAB Winter – spiega Anna Pagano, presidente della Progetti Per La Danza, – è un nuovo evento che abbiamo scelto di aprire alla partecipazione di allievi e allieve di tutta Italia per permettere loro di vivere momenti di alta formazione. Le festività, inoltre, offriranno l’occasione di vivere uno stage intensivo per arricchire la preparazione del Collettivo Arezzo Ballet, andando a favorire il confronto e la crescita artistica».