«La consigliera Meini chiede le dimissioni dell’assessore Baccelli per il cattivo andamento su alcune tratte ferroviarie regionali, ma sbaglia perché dovrebbe chiedere invece le dimissioni dei vertici di Fs, che sono nominati dal Governo che è azionista unico e nel quale, guarda caso, il Ministro dei Trasporti è il leader della Lega.
Questo perché la Regione è pienamente adempiente rispetto al contratto di servizio con Trenitalia. Quelli che sono inadempienti sono invece i gestori del servizio ed è da loro che i pendolari della Toscana pretendono che si torni ad alzare la qualità del servizio».
Con queste parole il capogruppo del Pd Vincenzo Ceccarelli risponde al comunicato diffuso dalla consigliera Elena Meini della Lega.
«La nostra iniziativa di ieri non è certo estemporanea. Abbiamo solo voluto accendere i riflettori su un problema che deve essere risolto.
La Toscana ormai da oltre un decennio ha scommesso con forza sul trasporto ferroviario e come abbiamo ribadito ieri, nel 2019 avevamo raggiunto livelli di efficienza di livello europeo sulla gran parte delle linee, anche perché i governi dell’epoca avevamo fortemente motivato i gestori del servizio a puntare sul trasporto ferroviario.
Oggi assistiamo ad un atteggiamento opposto. Trascuratezza nelle manutenzioni, treni veloci continuamente privilegiati negli incroci con i treni Av, carenza nelle informazioni ai viaggiatori e altre problematiche che i pendolari ci segnalano sempre più spesso. Ieri abbiamo chiesto a Rfi e Trenitalia di dare soluzione ai problemi, ma è evidente che questo sarà possibile solo se l’azionista di maggioranza Governo gli darà le direttive e le risorse necessarie per fare ciò. Quindi – conclude Ceccarelli – si rivolga al suo ministro per vedere se almeno fosse capace di fare tornare il livello del servizio agli standard raggiunti prima del covid».
Ufficio Stampa e comunicazione Gruppo PD
Consiglio regionale della Toscana