di Stefano Pezzola
Omicron 5?
Il virologo Fabrizio Pregliasco dichiara che “è quattro volte più forte di un’influenza. Nuova ondata con picco a fine luglio“.
L’epidemiologo Cesare Cislaghi puntualizza che “questa estate un milione di casi“.
Insomma, secondo i medici da salotto televisivo non ne siamo affatto venuti fuori ed anzi siamo nel mezzo della nuova ondata, il cui picco è prevedibile a fine luglio.
E dire che la scorsa estate nella spiaggia della Feniglia un simpatico giovanotto fiorentino mi aveva rassicurato segnalandomi che il suo zio virologo gli avevo detto che il virus del Covid-19 con il caldo scompare e non si trasmette.
E che non poteva essere presente nell’acqua del mare.
Uno sbruffoncello che voleva soltanto millantare una parentela importante?
Certo che è anni fa magari si sarebbe glorificato di avere uno zio prete, oppure un cugino musicista o infine un bisnonno che aveva fatto la guerra ma mai avrebbe ricordato una parentela con un virologo.
Del resto i tempi cambiano!
Premesso questo, la notizia riportatami dal simpatico giovanotto era una fake news?
A parere dei media di regime SI visto che sono già impegnati a ricordarci ogni giorno che “con la fine dello stato di emergenza e la scomparsa del Covid dalla tv, gli italiani si sono rilassati, ma questo comprensibile calo di attenzione, proprio mentre si diffonde la più diffusiva subvariante omicron BA.5, rischia di diventare un’arma a doppio taglio“.
E chiaramente ci ricordano amorevolmente che le persone che si sono infettate con omicron, anche se vaccinate, potrebbero essere vulnerabili alle nuove sotto-varianti BA.4, BA.5 e BA.2.12.1.
“Le mascherine, così come i gel igienizzanti per le mani, si vendono oggi molto meno in farmacia” ecco il nocciolo del problema secondo i super esperti.
Una soluzione di buon senso però io a dirla tutta la intravedo.
E se smettessimo tutti assieme di sottoporci ai test antigenici e molecolari Covid-19, limitandoci ad effettuarli in casi acclaratamente seri e che potrebbero portare a complicazioni?
Ne risparmierebbero le nostre tasche e le nostre narici.
Un etciu’ non ha mai fatto male a nessuno.