di Stefano Pezzola
“L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) sostiene che la crescente epidemia di vaiolo delle scimmie rimane contenibile e che non vi è alcune necessità immediata di vaccinazione di massa contro l’ortopoxvirus; dal 7 maggio, un totale di 131 confermati e 106 casi sospetti sono stati segnalati in paesi in cui di solito non si diffonde”. (Reuters)
Nessuna necessità immediata.
Appare quasi una frase innocua e benevola, ma implicita in essa vi è l’idea che presto potrebbe esserci la necessità di vaccinare in massa la popolazione contro il vaiolo delle scimmie, una malattia che non si è mai diffusa prima a causa del contatto casuale.
Proviamo allora a fornire qualche informazione per tempo, confidando di non ricascare in una narrazione stile Covid-19.
Se esiste un vaccino contro il vaiolo delle scimmie – e la FDA ne ha apparentemente approvato uno che l’esercito ha contribuito a sviluppare – non è stato testato per l’efficacia e la sicurezza, perché non ci sono stati abbastanza casi umani per spingere a farlo ovvero non vi è stata convenienza economica.
Il test di efficacia in particolare richiede di vaccinare un gruppo di persone e quindi vedere quanti casi della malattia si verificano nel gruppo vaccinato rispetto al gruppo placebo.
Se sei stato in grado di vaccinare un milione di persone ma la frequenza della malattia è così bassa che non puoi nemmeno rilevare una manciata di casi, non puoi eseguire un test di efficacia.
Credo vi sia poco da discutere su questo.
Invece, al fine di ottenere vaccini approvati o autorizzati, vengono eseguiti test anticorpali che si afferma dimostrino la presenza di immunità.
Ma spesso – come nei vaccini Covid ma anche antrace – l’anticorpo selezionato per questo scopo non è stato un indicatore affidabile di immunità, come ammesso alla riunione VRBPAC di richiamo dallo staff della Food & Drug Administration.
Quindi chi afferma che il vaccino contro il vaiolo è efficace all’85% contro il vaiolo delle scimmie, mente sapendo di mentire perché quel numero dell’85% non può essere stato calcolato in nessun test di efficacia.
Hai ricevuto vaccini contro il vaiolo nel 1951 e nel 1972?
Hai avuto reazioni avverse insignificanti?
Molto bene, i test condotti sulle persone nel 2003 pubblicati su NEJM suggeriscono che l’immunità durerà tutta la vita.
Nel 2003, un focolaio di vaiolo delle scimmie era stato confermato negli Stati Uniti.
Questa era stata la prima e ultima volta che il vaiolo delle scimmie umane era stato segnalato al di fuori del continente africano.
In quel momento non esisteva un trattamento approvato o un vaccino autorizzato per il vaiolo delle scimmie, anche se il Comitato consultivo sulle pratiche di immunizzazione (ACIP) raccomandava che ACAM2000 fosse usato per la prevenzione del vaiolo delle scimmie in individui ad alto rischio di esposizione, ad esempio, operatori di laboratorio che gestiscono il virus del vaiolo delle scimmie.
https://www.cdc.gov/mmwr/volumes/71/wr/mm7122e1.htm?s_cid=mm7122e1_w
In data 27.5.2022 il Center of Desease Control and Prevention (CDC) ha confermato che nel 2015, l’Advisory Committee on Immunization Practices (ACIP) ha raccomandato la profilassi preesposizione con ACAM2000, un vaccino contro il virus vaccinia vivo competente per la replicazione, per alcune persone statunitensi a rischio di esposizione professionale agli ortopoxvirus.
Nel 2019, JYNNEOS, un altro vaccino vivo contro il virus Vaccinia carente di replicazione, è stato autorizzato negli Stati Uniti.
Il 3 novembre 2021, l’ACIP ha votato per raccomandare la profilassi preesposizione JYNNEOS come alternativa ad ACAM2000 per alcune persone a rischio di esposizione agli ortopoxvirus.
ACIP raccomanda oggi l’uso di JYNNEOS per la vaccinazione primaria come alternativa ad ACAM2000.
Per il personale sanitario che somministra ACAM2000 o si prende cura di pazienti infetti da ortopoxvirus, ACIP raccomanda l’uso di JYNNEOS (in alternativa ad ACAM2000), sulla base di un processo decisionale clinico condiviso.
Inoltre, le persone che hanno ricevuto la serie primaria JYNNEOS a 2 dosi e che sono a rischio continuo di esposizione professionale a orthopoxvirus più virulenti, ad esempio virus Variola e virus Monkeypox), dovrebbero ricevere una dose di richiamo di JYNNEOS ogni 2 anni dopo la serie JYNNEOS primaria.
Eppure il CDC afferma anche che “poiché ACAM2000 è competente per la replicazione, vi è il rischio di eventi avversi gravi (ad esempio, vaccinia progressiva ed eczema vaccinatum) con esso; la miopericardite si verifica anche con ACAM2000 (tasso stimato di 5,7 per 1.000 vaccinati primari sulla base dei dati degli studi clinici), ma il meccanismo sottostante è sconosciuto”.
Se per il farmaco Comirnaty di Pfizer BioNTech nell’ultimo rapporto AIFA del 27.4.2022 le reazioni avverse vengono stimate in 0,9 casi ogni mille dose inoculate, il vaccino contro il vaiolo delle scimmie stima 5.7 casi ogni mille dose inoculate.
Scrive ancora il CDC “Si prevede che l’incidenza di eventi avversi gravi sia minima perché JYNNEOS è un vaccino virale carente di replicazione. Tuttavia, poiché si ritiene che il meccanismo per la miopericardite dopo la ricezione di ACAM2000 sia un fenomeno immuno-mediato, non è noto se l’antigene o gli antigeni che precipitano gli autoanticorpi (causando miocardite o altri eventi avversi) siano presenti anche in JYNNEOS”.
Nonostante non vi siano praticamente informazioni affidabili su come il vaccino potrebbe prevenire il vaiolo delle scimmie né su quanto sia sicuro, il governo del Quebec ha iniziato a distribuire il vaccino.