“E’ chiaro che la nostra presidente del Consiglio non si riconosce nell’Europa propugnata dal manifesto di Ventotene, perché quel documento era figlio del sentire e della cultura democratica e antifascista, mentre è evidente che ben altra è la cultura dalla quale ella proviene”.
Con questa parole, il capogruppo del Pd in Consiglio Regionale Vincenzo Ceccarelli interviene sulle affermazioni fatte in Parlamento dalla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni. “Stiamo predisponendo una mozione per stigmatizzare le affermazioni fatte da Giorgia Meloni.
La Toscana oggi più che mai si sente una regione d’Europa. E ormai solo le destre nazional-populiste non si riconoscono nell’Europa propugnata da Spinelli, Rossi e Colorni. Solo gli anti-europeisti vedono nel Manifesto una minaccia alla sovranità degli Stati, perché non riconoscono l’idea che era all’origine di quel documento, ovvero che proprio dall’egoismo nazionalista, che trovava la sua massima realizzazione nel fascismo e nel nazismo, originò il dramma della seconda guerra mondiale.
E l’idea che propugnavano era proprio quella di una Europa dei popoli, che sapesse federare gli stati, che realizzasse quella difesa comune di cui tanto oggi si parla. Ventotene è, in tutta Europa, riconosciuto come il manifesto della libertà, della pace, del lavoro e dell’eguaglianza sociale, contro ogni nazionalismo.
Lo hanno detto negli ultimi dieci anni leader europei come Angela Merkel, che certo non può essere accusata di socialismo e moltissimi altri come lei.
Dalle commemorazioni solenni dell’UE ai discorsi di Capi di Stato e di governo, emerge un filo conduttore:
Ventotene – conclude Ceccarelli – viene celebrato come la visione lungimirante che ha posto le basi ideali dell’Unione, indicando già nel 1941 la strada dell’unità federale.
Questa è la verità dei fatti. Chi dice che l’Europa di Ventotene non è la sua Europa, in realtà intende dire che non vuole l’Europa”.
Ufficio Stampa e comunicazione Gruppo PD
