di Roberto Fiorini
A volte una crisi può riunire le persone.
La leggendaria star del cinema, Meredith White, ha trascorso gli ultimi quindici anni vivendo la vita da reclusa dietro le mura della sua magnifica villa a Pacific Heights a San Francisco.
Si ritirò dalla vita pubblica in seguito alla morte del figlio adolescente in un incidente in barca, incolpando interamente della morte il suo ex marito Scott.
Sua figlia, Kendall, non la perdonò mai per questo.
Sola e lontana da sua figlia e sua nipote, con soltanto la coppia che funge da governanti a farle compagnia, e di cui si fida ciecamente, Meredith non sa nulla dei suoi vicini che vivono nello stesso isolato.
Questo fino alla notte in cui un forte terremoto sveglia la città.
La villa in pietra di Meredith resiste alle scosse di terremoto, ma le imponenti case vittoriane nel quartiere sono per lo più strutture in legno e risultano pertanto in gran parte distrutte, nonché le forniture di energia elettrica e gas interrotte bruscamente.
Meredith apre i cancelli della sua casa per aiutare i residenti.
E scopre che in fondo ognuno dei suoi vicini ha bisogno di aiuto oltre che di un posto dove ripararsi.
Tyla, la moglie di un famoso chirurgo, è stata oggetto di abusi domestici e i loro due figli hanno sofferto molto per questo.
Poi ci sono Arthur, un pianista da concerto cieco e Peter, il giovane inquilino che si prende cura di lui.
Ava, una modella che accetta di sentirsi inutile nei confronti del fidanzato ricco ed egocentrico.
Nelle settimane che seguono la notte del terremoto, mentre trascorrono del tempo insieme riparandosi nella casa di Meredith, ognuno di loro si avvicina al senso profondo dello spirito di vero di una comunità.
A volte il bene viene fuori dal male, ed è necessario un dramma improvviso affinché le persone si ritrovino, riscoprendo alcune parole come sostegno, prendersi cura, fiducia e amore che erano mancati nelle loro vite.
Neighbours, della scrittrice Danielle Steel, è un romanzo di amicizia, sostegno, fiducia e amore e su tutto ciò che serve per riunire le persone.
In Italia è stato pubblicato da Sperling & Kupfer con il titolo Vicini di casa ed è davvero un bellissimo romanzo
Danielle Fernande Dominique Schuelein-Steel, scrittrice e gallerista statunitense, ha venduto oltre 800 milioni di copie dei suoi libri, tradotti in 43 lingue e pubblicati in 69 Paesi.
Dai suoi romanzi sono state tratti 22 adattamenti televisivi.
Per evitare paragoni con i suoi romanzi precedenti, Danielle Steel non ha scritto mai sequel ed i suoi romanzi sono stati sempre pubblicati con tirature iniziali di un milione di copie.
Trascorre due o tre anni nella scrittura di ogni suo libro, destreggiandosi tra più progetti contemporaneamente.
Una volta che improvvisa arriva un’idea per una storia, il suo primo passo è quello di prendere appunti, che riguardano principalmente i personaggi.
Ha dichiarato al New York Times di “prendere appunti per un po’ prima di iniziare e le note sono di solito sui personaggi. Ho bisogno di conoscere i personaggi molto bene prima di iniziare a scrivere la storia: chi sono, come pensano, come si sentono, cosa è successo loro, come sono cresciuti“.
In un’intervista al The Guardian, ha ricordato di aver spesso trascorso 30 ore consecutive sulla sua macchina da scrivere alla ricerca di un dettaglio, di una parola.
Danielle Steel scrive infatti tutti i suoi romanzi sulle macchine da scrivere standard Olympia SG1.
Ne ha due, uno nella sua casa di San Francisco e un’altra nella sua casa di Parigi.
Ho incontrato quasi per caso il nuovo romanzo di Daniele Steel pubblicato in Italia nel mese di aprile, suggeritomi da un’amica che per solleticare la mia curiosità mi ha chiesto se “una grande crisi possa servire a mio parere per riunire una comunità”.
Ho deciso allora di incontrare e conoscere i personaggi del romanzo di Danielle Steel, scoprendomi a leggere le 312 pagine del romanzo con molto interesse e partecipazione, quasi una sorta di amorevole condivisione dei sentimenti e degli stati d’animo dei personaggi, tratteggiati con penna sicura e affascinante.
Meredith White è una donna disconnessa ormai dal mondo che la circonda.
Le piace vivere una vita semplice.
L’esistenza solitaria nella sua lussuosa villa di San Francisco è il modo in cui ha scelto di esistere.
Ma il dolore la perseguita ogni singolo istante.
Meredith nella notte del terremoto è quasi costretta ad aiutare in ogni modo possibile i suoi vicini di casa, aprendo la sua residenza.
Un atto di generosità che in qualche modo le permette di riconnettersi con la comunità.
Meredith scopre così di avere buoni vicini, anche se talvolta difficili da aiutare.
Ogni vicino ha il proprio viaggio unico da condividere.
Si formano relazioni e fioriscono amicizie.
Meredith vede improvvisa una nuova prospettiva di vita.
Il terremoto è stato l’evento catalizzatore, ciò di cui aveva forse davvero bisogno aveva bisogno per affrontare la vita.
Con un protagonista che cattura da subito l’attenzione del lettore ed un cast di colorati co-protagonisti, Vicini di casa ha le caratteristiche di un nuovo bestseller.
Lo sfondo principale di San Francisco è illuminato e descritto molto chiaramente.
Danielle Steel crea una connessione diretta con il proprio lettore e descrive magnificamente il senso di isolamento e disconnessione dal mondo della protagonista, nonostante la presenza assillante dei social media.
Potere, autorità, abuso, violenza familiare, perdita, dolore e tragedia.
Molti i temi affrontati con profondità ma allo stesso tempo con leggerezza nel romanzo.
Una lettura confortevole.
Vicini di casa è uno sguardo penetrante su come il nostro mondo possa essere sconvolto in un attimo.
I personaggi indimenticabili del romanzo, uniti ad atti d’amore e di coraggio, diventano le forze più potenti di tutte.