VIDEO | “Questa non è più la mia Lega”, Casucci si dimette e lascia il partito dopo 15 anni

Dopo quindici anni di militanza nella Lega, Marco Casucci ha ufficializzato la sua decisione di lasciare il partito, annunciando contestualmente le dimissioni dal ruolo di vicepresidente del Consiglio Regionale della Toscana. Una scelta ponderata e sofferta, come lo stesso Casucci ha raccontato durante un’intervista rilasciata ad ArezzoInforma.

“La mia Lega, quella in cui sono entrato nel 2010, è profondamente cambiata”, ha dichiarato Casucci. La motivazione principale che lo ha spinto a questo passo è la deriva a destra che, a suo dire, ha caratterizzato il partito negli ultimi anni, allontanandolo dalle sue origini legate alla difesa del territorio e all’autonomia locale.

“Sono entrato in una Lega che faceva del sindacato di territorio il proprio principale valore identitario”, ha spiegato, evidenziando come il partito abbia progressivamente perso questa vocazione, per concentrarsi invece su scelte politiche che non riconosce più come proprie.

Negli ultimi tempi, Casucci aveva già manifestato il suo dissenso all’interno degli organi dirigenti della Lega, cercando un dialogo costruttivo. “Ho più volte espresso le mie perplessità durante i direttivi regionali, ma senza risultati”, ha raccontato. Il progressivo allontanamento dai principi che lo avevano spinto ad aderire alla Lega lo ha portato a una riflessione profonda, fino alla decisione di interrompere il suo percorso nel partito.

La scelta di dimettersi da vicepresidente del Consiglio Regionale non è stata imposta, ma spontanea, dettata dalla volontà di mantenere coerenza e trasparenza. “Quel ruolo spettava alla Lega, ed era giusto rimetterlo a disposizione”, ha precisato Casucci, smentendo le voci secondo cui la sua uscita sarebbe stata forzata dal partito.

Un altro punto di rottura tra Casucci e la Lega è stato il rapporto con il generale Roberto Vannacci, figura che ha polarizzato il dibattito interno. “Non ho condiviso questa impostazione”, ha affermato Casucci, sottolineando come la strategia nazionale rischi di snaturare ulteriormente l’identità del partito.

“La Lega era nata per dialogare con tutti e mettere il territorio davanti alle ideologie”, ha ricordato, spiegando che la virata verso posizioni più radicali potrebbe causare ulteriori fuoriuscite dal partito.

Un futuro ancora da scrivere

Nonostante l’addio alla Lega, Casucci non abbandona la politica. “Continuerò a lavorare per i territori, vicino ai cittadini”, ha ribadito, sottolineando come il suo impegno rimanga saldo, anche se da una nuova prospettiva.

L’adesione al Gruppo Misto in Consiglio Regionale è solo un passaggio intermedio: Casucci sta valutando le possibilità future, con un’attenzione particolare alle forze politiche che condividono i suoi valori cattolico-liberali e una forte vocazione civica.

Sulla possibilità di entrare in un nuovo partito, Casucci non ha ancora sciolto le riserve, ma ha escluso categoricamente un avvicinamento a Italia Viva di Matteo Renzi: “Non potrei mai stare con chi è contro le autonomie”, ha dichiarato.

Nel frattempo, il consigliere continuerà il suo lavoro istituzionale con lo stesso spirito che lo ha contraddistinto in questi anni: difendere il territorio, promuovere politiche a favore delle autonomie locali e valorizzare i principi di democrazia e partecipazione.

L’uscita di Marco Casucci dalla Lega rappresenta un segnale forte nel panorama politico toscano, evidenziando le difficoltà che il partito sta affrontando nel mantenere compatta la sua base storica. Il futuro dell’ex vicepresidente del Consiglio Regionale è ancora in fase di definizione, ma una cosa è certa: Casucci continuerà a fare politica, con la determinazione di sempre e con l’obiettivo di rappresentare al meglio le istanze dei cittadini toscani.

© Riproduzione riservata

Condividi articolo:

I più letti

ARTICOLI CORRELATI
RELATED