La Toscana ha il suo piccolo santuario di Padre Pio, quasi una piccola San Giovanni Rotondo.
È in Mugello, tra Borgo San Lorenzo e Scarperia, nella casa di riposo San Francesco presso il convento dei Cappuccini di San Carlo.
Anche Arezzo ha un legame speciale con Padre Pio.
Molti aretini testimoniano la forza della loro devozione nei confronti del frate cappuccino con pellegrinaggi e gruppi di preghiera.
Negli anni sono passati dalla nostra città molti religiosi legati a lui e recentemente si è trasferito nella nostra città Matteo Colella il ragazzo che nel 2000 è stato guarito da una meningite fulminante per intercessione di Padre Pio, miracolo che ha portato alla canonizzazione di Padre Pio.
Matteo lavora nel sociale, fa terapia in acqua con ragazzi disabili, autistici o con disturbi intellettivi e relazionali.
Aiuta gli altri, insomma, sta vicino a chi è stato meno fortunato di lui.
Sabato 15 e domenica 16 marzo 2025 la nostra città accoglierà IRENE GAETA che con la sua vita straordinaria e preziosa testimonianza ha fatto conoscere sempre più la Santità del frate da Pietralcina
Quella di Irene Gaeta e di Padre Pio è una storia nata, cresciuta e vissuta all’insegna delle tre virtù teologali: Fede, Speranza, Carità.
Ma è anche una storia di cieca obbedienza, sostenuta da una incrollabile certezza: credere in tutto ciò che Padre Pio le ha chiesto di realizzare per il bene dei sofferenti e dei più bisognosi.
Nata a Lanciano nel 1937 da una famiglia di profonde radici cristiane, Irene Gaeta ha donato la sua vita ai poveri e ai sofferenti, spinta da una carità incondizionata e dall’amore imperituro per Gesù.
Questa devozione al Signore è stato il motore che ha mosso ogni sua azione, lei che è stata scelta per obbedire al grande disegno di Dio e per realizzare questo immenso progetto di vita.
Il suo amore per Gesù, l‘attenzione al mondo della sanità – in ogni ammalato vi è Gesù che soffre, in ogni ammalato povero vi è due volte Gesù che soffre e che langue – oltre che una grande testimonianza della spiritualità di San Padre Pio, racconta di una donna che ha ricevuto tante missioni per intercessione del Santo: la più grande nel 2004 per la realizzazione della Cittadella di Padre Pio, a Drapia, un ospedale pediatrico per bambini oncologici.
Ad Arezzo porterà tante reliquie importanti tre le quali il saio di Padre Pio.
Sabato 15 marzo alle ore 16.00 presso la Cappella dell’Ospedale San Donato di Arezzo sarà celebrata da don Anthony una Santa Messa e a seguire una preghiera diintercessione di don Alessandro alla presenza di S.E.R. Mons. Andrea Migliavacca
Alle ore 17.15 Irene Gaeta, figlia spirituale di Padre Pio, racconterà un grande progetto destinato ai bambini sofferenti con venerazione delle reliquie del Santo Padre di Pietralcina.
Domenica 16 marzo alle ore 15.00 presso la Cappella della Madonna del Conforto all’interno del Duomo di Arezzo, Coroncina della Divina Misericordia e recita del Santo Rosario.
A seguire Santa Messa concelebrata da don Alvaro, don Stefano e Padre Fabiano.
Alle ore 17 testimonianza da parte di Irene Gaeta, figlia spirituale di Padre Pio, preghiera di intercessione e venerazione delle reliquie.
Due momenti di preghiera importanti in due luoghi giubilari, molto legati a Padre Pio.
“Senza la Fede non nasce la Speranza, senza la Speranza non nasce la Carità, virtù grande che allarga il cuore fino a trasformarlo in un tempio dello Spirito Santo”.