A Monte San Savino presentati i corsi di attività fisica adattata promossi dall’Asl Toscana sud est
L’incontro di lunedì ha offerto una panoramica approfondita sui benefici dell’attività fisica adattata e sull’importanza di un approccio integrato nella promozione della salute
Promuovere corretti stili di vita per continuare a garantire negli anni il mantenimento delle competenze funzionali nelle persone anziane o con patologie croniche. È questo l’obiettivo dei corsi di attività fisica adattata (Afa) promossi dall’Asl Toscana sud est e che nel pomeriggio di lunedì sono stati presentati nella sala consiliare del Comune di Monte San Savino.
Un’ occasione per spiegare alla cittadinanza il valore dell’attività motoria di gruppo finalizzata a prevenire e contrastare le difficoltà di movimento temporanee o causate da malattie croniche e in grado di favorire il benessere psicofisico grazie ai momenti di socializzazione.
I corsi si svolgeranno nella palestra della scuola elementare Magini del comune di Monte San Savino (il lunedì e il mercoledì) e da quest’ anno anche nelle frazioni di Montagnano (il martedì e il giovedì) e Alberoro (il lunedì e il venerdì) all’interno delle palestre comunali messe a disposizione gratuitamente dal Comune.
L’incontro ha offerto una panoramica approfondita sui benefici dell’attività fisica adattata e sull’importanza di un approccio integrato nella promozione della salute. Importante è anche il ruolo del medico di famiglia che, in rete con l’azienda sanitaria, con i comuni, con le associazioni indirizza le persone ai corsi Afa a seconda di proprie specifiche esigenze fisiche.
Il direttore di zona Distretto Aretina, Alfredo Notargiacomo, ha sottolineato il contributo prezioso del Comune nel supporto a iniziative come queste: «Ringrazio la disponibilità dell’amministrazione comunale per la sinergia nel dare concretezza a un’attività così importante per il benessere delle persone e che ha ricadute positive anche sugli aspetti relazionali e cognitivi nell’età adulta più avanzata».
A presentare il progetto è stato il direttore dell’unità operativa funzionale della Riabilitazione di Arezzo e responsabile coordinamento operativo Afa della zona distretto, Emiliano Ceccherini, che ha sottolineato come l’attività fisica adattata nella Zona Distretto di Arezzo abbia raggiunto risultati importanti per il numero di partecipanti e dei corsi attivati ogni 1000 abitanti. «Un risultato frutto di un lavoro condiviso insieme ai medici di medicina generale e alle associazioni del territorio per intercettare i bisogni delle persone che, grazie a questa attività, riescono a mantenere le competenze funzionali e a beneficiare di un miglioramento generale delle proprie condizioni psicofisiche».
La direttrice del Dipartimento delle professioni tecnico sanitarie della riabilitazione e della prevenzione, Daniela Cardelli, ha posto l’accento sull’importanza della promozione dei corretti stili di vita. «L’attenzione all’attività fisica e all’alimentazione è un aspetto assolutamente fondamentale per garantire non soltanto una aspettativa di vita più lunga, ma anche per assicurare che si allunghino gli anni di vita in salute. In questo ambito il nostro Dipartimento, oltre a coordinare e sostenere la rete Afa con referenti fisioterapisti in tutte le zone, indirizza, sostiene e attua progetti dedicati a tutti gli ambiti dell’educazione e della promozione della salute con figure professionali sanitarie esperte e specifiche per ogni settore presenti nel nostro Dipartimento».
La vicesindaca Alessandra Cheli dichiara: «Un progetto molto importante per la comunità, che come Comune abbiamo sostenuto sin dalle prime fasi. Non parliamo di uno sport scelto per passione né di una semplice attività riabilitativa, ma di un’attività sanitaria pensata per situazioni spesso trascurate, come difficoltà di movimento temporanee o malattie croniche. Proprio per questo, il Comune metterà a disposizione gratuitamente ben tre palestre per favorire lo svolgimento di queste attività».
Ufficio Stampa Azienda Usl Toscana Sud Est
© Riproduzione riservata