Ad Arezzo la presentazione del libro “Il Vangelo del Change Management”

Intervista all'autore Roberto Lorusso, che giovedì 26 ottobre sarà al Palazzo Vescovile di Arezzo

Cosa caratterizza società ed economia del terzo millennio? Il cambiamento. Ad un livello di complessità e ad una velocità mai visti prima.

Bisogna preoccuparsi di perseguire la sostenibilità ambientale, adattarsi alla giungla economico-culturale della globalizzazione, all’irruenza delle nuove tecnologie. E poi fare i conti con nuovi modelli, stili di vita, possibilità e quant’altro. 

Tutto questo, quando ci si trova a dover mandare avanti un’impresa, può spaventare. Ma se ci fosse un metodo per non farsi trovare impreparati? Una “ricetta” che permetta all’imprenditore di accogliere e gestire al meglio tutta quella fluidità ed incertezza?

Secondo Roberto Lorusso c’è eccome, ed è possibile trarla dal Vangelo. Non in quanto testo religioso, ma come strumento pratico. Lo spiegherà in dettaglio alle 21:00 di giovedì 26 ottobre, presentando al Palazzo Vescovile di Arezzo il suo libro “Il Vangelo del Change Management: cambiare il modello di business con l’aiuto del Vangelo”.

All’incontro, moderato da Giorgio Fozzati, interverranno anche il vescovo di Arezzo Andrea Migliavacca, il direttore generale ACI Informatica SPA Mauro Minenna, il direttore collegio universitario di merito Poggiolevante Michele Crudele, ed il presidente Artes Lab Aps Andreea Bertolini.

In vista dell’evento, ArezzoWeb Informa ha raggiunto l’autore per una breve intervista.

Dott. Lorusso, da dove nasce l’idea di usare il Vangelo per parlare di “change management”?

«Ci sono tantissimi libri che trattano il tema del cambiamento, quello della leadership, e molto altro. Ho scelto di ispirarmi al Vangelo perché faccio riferimento a quello che secondo me è il più grande innovatore della storia: Gesù Cristo. I cambiamenti che ha portato lui al mondo della sua epoca sono stati enormi, tanto che gli sono costati la vita».

Sorge quindi spontanea la domanda: in che modo esattamente il Vangelo viene ripreso per trattare di cambiamento in contesto imprenditoriale?

«Ho preso in esame alcuni dei suoi passi, e li ho interpretati in modo che potessero dare agli imprenditori consigli utili su come gestire il cambiamento. Ad esempio affronto la parabola del Buon Samaritano. Nella visione che ne restituisco il personaggio vittima dei briganti è paragonato al nostro sistema terra o alle nostre aziende».

«Il sacerdote ed il levita che pur vedendolo a terra sofferente lo ignorano rappresentano l’atteggiamento negativo di un manager orientato solo a sfruttare i beni materiali, che ritiene di non potersi fermarsi ad osservare i bisogni o i problemi che lo circondano, come quello della sostenibilità».

«Il Samaritano invece si ferma e non solo cura la vittima, ma si preoccupa di incaricare qualcuno, l’albergatore, di proseguire la sua opera. E’ un uomo di business attento anche a modificare il suo percorso volendo, ad ascoltare i bisogni della terra. E questo è solo un esempio. Nel libro ci sono quasi una ventina di brani del Vangelo, trattati in modo da far comprendere ed evitare atteggiamenti imprenditoriali inefficaci e sbagliati».

Diciamo quindi che si delineano i “vizi” per far comprendere invece le virtù? 

«Esattamente, ed ha usato proprio la parola giusta: virtù. Se impariamo ad esercitare le virtù, quelle cardinali, quelle teogonali, nella nostra vita imprenditoriale, ci rendiamo conto di come producano un grande beneficio all’impresa».

Perché un giovane imprenditore dovrebbe acquistare il suo libro? Quali vantaggi potrebbe trovarvi?

«Intanto un giovane imprenditore trova sicuramente qualcosa di molto tecnico e specifico. Poi consigli e indicazioni su come governare e non subire i processi di cambiamento. Infine direi una risorsa per quella che secondo me è la dote che contraddistingue l’imprenditore: la creatività. Un bravo imprenditore deve essere creativo, attento a recepire dall’ambiente sociale, culturale, ecc. gli spunti più interessanti per migliorare la propria attività».

Sessantasei anni, pugliese, Roberto Lorusso ha alle spalle un’intera vita nell’imprenditoria. Per circa 40 anni ha gestito oltre 300 progetti di “change management” rivolti a piccole e medie imprese, ad enti pubblici ed organizzazioni no profit, ed anche per partiti politici. E’ fondatore e amministratore delegato della Duc in altum srl Società Benefit. Fra le sue altre pubblicazioni a tema imprenditoriale “L’impresa virtuosa“, “Umilmente leader” e “Imprenditori primi: far crescere l’impresa con amore“.

Roberto Lorusso

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