Anghiari, terminati finalmente i lavori al giardino di Campo alla Fiera

Il gridino di Campo alla Fiera torna a disposizione della città. Si spera presto.

Ma per quale ragione sono stati necessari due anni per eseguire lavori semplici?

Non abbiamo dubbi, afferma Mario Checcaglini capogruppo della Lista Anghiari Unita presso il Consiglio Comunale di Anghiari, che il giardino di Campo alla Fiera, terminati finalmente i lavori, come afferma il Sindaco, sarà bello da vedere e funzionale alle necessità del quartiere e dell’intera Anghiari.

Dobbiamo però ricordare, e il Sindaco non lo fa nel suo comunicato, che fra pochi giorni saranno trascorsi due anni dalla sua chiusura per l’esecuzione dei lavori.

Dunque, sono due anni che il giardino, e i giochi per i bambini che si trovano al suo interno, non sono usufruibili, continua Mario Checcaglini.

Dobbiamo anche ricordare che la somma oggetto di appalto per l’esecuzione dei lavori non è stata tale da giustificare tempi così lunghi.

Non dimentichiamo infine che per giustificare tempi lunghi si è tirata in ballo la Soprintendenza: saggi e rilievi archeologici che nessuno ha visto.

Successivamente la giustificazione è stata più semplice: responsabile il maltempo della primavera scorsa.

Verità, vogliamo parole di verità. Vogliamo conoscere le vere ragioni di tempi così lunghi per eseguire lavori semplici, come sono stati quelli che hanno interessato il giardino.

E c’è più di una ragione per chiedere di conoscere le ragioni dei ritardi; primo, il rispetto dovuto ai cittadini, privati di uno spazio vitale; secondo, correggere ciò che non ha funzionato è necessario perché qualora si dovesse intervenire in realtà più delicate, ed esempio piazza Baldaccio, tempi così lunghi non sarebbero sopportabili dal tessuto economico e sociale.

Perciò, oltre la celebrazione della fine dei lavori, sono necessarie parole di verità di come sono effettivamente andate le cose in questo appalto, affinché gli stessi problemi non si ripetano in futuro.

Noi ci permettiamo di azzardare un paio di ipotesi: ha influito la foga di aprire il cantiere – già, erano imminenti le elezioni del 2021- senza che al momento dell’apertura del cantiere ci fossero tutte le risorse necessarie che sono arrivate molto molto dopo?; ha influito l’apparato di competenze comunali, ridotto oramai “all’osso”?

Sta di fatto, afferma ancora Mario Checcaglini, che lavori che potevano essere eseguiti in pochi mesi sono durati ben due anni.

Non un bell’esempio di amministrazione pubblica efficiente, chiosa in finale il consigliere di opposizione.

 

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