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Cantieri di bellezza: un bellissimo percorso di educazione alla legalità

In occasione della Giornata Nazionale della Legalità, il 25 e il 26  maggio si conclude il progetto “Cantieri di bellezza”, un percorso educativo complesso d educazione alla legalità. Sabato 25 maggio dalle ore 16 da piazza Risorgimento partirà un flash mob per le strade del centro storico di Arezzo organizzato dagli studenti e studentesse dell’indirizzo Coreutico e Multimediale del Liceo “Piero della Francesca” per sensibilizzare i cittadini sull’importanza della legalità. Domenica 26 maggio dalle ore 15 alle 18 al Parco del Pionta (ingresso via Masaccio angolo via Rismondo) il Consiglio dei ragazzi e delle ragazze di Saione organizzerà giochi del mondo, un’iniziativa inserita nell’evento Saione Mob. Due iniziative pubbliche che concludono un percorso educativo fatto di esperienze di partecipazione, rispetto e democrazia.

Il progetto, avviato alla fine del 2023 e promosso da Legambiente con ACB Social Inclusion, NoMad Filodramma e il presidio Valdarno di Libera Associazioni, nomi e numeri contro le mafie, è stato realizzato con il contributo di Regione Toscana – Bando “Progetti di promozione della cultura della legalità nelle scuole toscane”, e ha visto il coinvolgimento di oltre 60 classi di molte scuole: IC IV Novembre, IC Martiri di Civitella, IC Piero della Francesca, IC Francesco Severi, IC Giorgio Vasari, ITIS Galileo Galilei, Liceo Piero della Francesca, Liceo Vittoria Colonna.

Si chiama “Cantieri di Bellezza”, ispirandosi alla frase di Peppino Impastato che sottolinea quanto l’educazione alla bellezza sia un’arma contro la rassegnazione, la paura e l’omertà, ed è incentrato sui temi dell’educazione alla legalità e sul contrasto alla mafia, in particolare nell’ambito dei cosiddetti Ecoreati.

Sono oltre 60 le classi coinvolte in incontri sull’importanza di reagire e di opporsi all’illegalità in tutte le sue forme, per rendere la nostra società un luogo migliore in cui vivere. “Questi incontri hanno lasciato una carica straordinaria da entrambe le parti, sia in noi educatori che negli studenti e studentesse, che si sono attivate con interviste, indagini, raccolta di testimonianze, riflessioni”  – afferma Alessandra Capizzi, responsabile del progetto per Legambiente.

Il progetto ha utilizzato strumenti di tipo diverso: interventi in classe, con metodologie interattive e coinvolgenti, incontri sulla partecipazione democratica del Consiglio dei Ragazzi e delle Ragazze di Saione, una conferenza con esperti e con animazioni curate dagli studenti, laboratori di comunicazione, con volantini, fotografie e un flash mob finale sulla legalità. 

I ragazzi e le ragazze hanno imparato a riflettere sul rapporto regole e libertà, scoprendo un mondo di persone impegnate nella difesa della legalità: Istituzioni, associazioni, singoli professionisti e cittadini, scuole impegnate per prime nell’educazione, vittime della mafia che continuano a raccontarci storie di grande impatto culturale ed emotivo. 

Diceva il giudice Antonino Caponnetto che la mafia ha più paura della scuola che della giustizia: la modalità educativa fortemente interattiva ha permesso di coinvolgere oltre 1.200 studenti, creando interesse, senso di responsabilità e partecipazione ed evidenziando come la cultura e la consapevolezza individuale della legalità siano davvero armi potenti per un futuro di speranza, di rispetto e di bellezza.

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