Cattivi odori, Romizi: “Vietato prendere il raffreddore”

"La vera indagine è su altre realtà italiane per conoscere con quali accorgimenti tecnologici hanno affrontato il problema”

La nota di Francesco Romizi (Arezzo 2020 per cambiare a Sinistra):

“La questione dei cattivi odori denunciata da circa due anni e che coinvolge le frazioni vicine all’impianto di San Zeno deve essere affrontata in maniera determinata e rispettosa della dignità dei cittadini. Il contrario di quanto stanno facendo il Comune e Aisa che perseverano nei loro atteggiamenti dilatori e che sfiorano il ridicolo, passando da alcune parziali ammissioni alla negazione dell’evidenza, come ha fatto il sindaco nel Consiglio Comunale aperto del 21 settembre scorso, fino alla ricerca di persone dotate delle capacità dei cani da tartufo, da sguinzagliare per i prossimi sei mesi.

Avete capito bene: sei mesi. Intanto le candidature dei nasi fatati scadono il 15 gennaio, poi immagino trascorrerà un altro po’ di tempo per saggiare quelli scritturati, un consulto da qualche specialista in otorinolaringoiatria, la firma su un incarico il cui punto primo sarà l’impegno a non ammalarsi anche solo di un banale raffreddore e da lì in poi calcoleremo i sei mesi: arriveremo così, se va bene, al primo agosto con già mezza estate, la stagione peggiore per i residenti in termini di cattivi odori, trascorsa.

La problematica causata dagli impianti di compostaggio interessa varie realtà italiane dov’è stata affrontata con accorgimenti tecnologici che abbattono gli odori e modificano il processo di lavorazione. La vera indagine da fare non è tramite le squadre anti-puzzo ma quella che consente di conoscere le soluzioni assunte in altre situazioni simili.

Arezzo 2020, rispetto al ciclo dei rifiuti, ha un approccio completamento diverso rispetto alle scelte del Comune. Siamo per la riduzione dei rifiuti e la diffusione della raccolta porta a porta di qualità, contrari alla sovrabbondanza impiantistica in una area critica ambientalmente e dal punto di vista sanitario. E contrari a triplicare i rifiuti inceneriti e ad attrarre rifiuti organici e non da altre zone: se perfino il rifiuto deve piegarsi alla logica del profitto siamo sicuri che la qualità della vita dei cittadini ne uscirà migliorata?”

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